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Manaudou snobbata dai cinesi: mi sento invisibile

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L' anonimato stupisce ma piace perfino alla diretta interessata, che dopo tante distrazioni extrasportive finalmente può tornare a concentrarsi solo sulle gare. «È bello essere invisibili...», commenta la francese. Campionessa olimpica di Atene nei 400 stile, la Manaudou ha visto negli ultimi tempi la sua fama mondiale oscurata dall'azzurra Pellegrini, che le ha soffiato sia il titolo europeo sia il record a marzo a Eindhoven. «Adesso è il turno di Federica - dice la bella francesina - avere tutta l'attenzione addosso, ed essere sotto pressione. Quando vado in piscina non sono più quella che tutti cercano». La Pellegrini le ha tolto tutto: titoli, record e anche il fidanzato (Marin adesso è legato alla veneta), ma la Manaudou non ne sembra invidiosa. Anche se naturalmente medita di prendersi la sua grande rivincita proprio a Pechino. La sua complessa vita sentimentale (dopo la rottura del fidanzamento con Marin adesso è legata a un connazionale) l'hanno forse un pò segnata dentro, ma la sua voglia di tornare quella di una volta resta. «Molte cose sono accadute negli ultimi tre anni dopo il mio titolo olimpico. Non mi sento come la campionessa olimpica. Quattro anni sono tanti...». A Pechino cercherà medaglie in tre gare: 400 stile, 100 e 200 dorso. «Punto a fare a fare le tre finali, poi vediamo».

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