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Tiro a segno

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Valentina Turisini è chiamata a difendere l'argento nella carabina sportiva tre posizioni conquistato ad Atene (lo farà il 14 agosto), ma si cimenterà anche con la carabina 10 metri (9 agosto). Quelle di Pechino, per l'agente della Forestale, potrebbero essere le ultime Olimpiadi: «Penso che sia arrivato il momento di abbandonare», ha detto. Chissà che un'altra medaglia, magari d'oro, non le faccia cambiare idea. Dopo le tre edizioni dei Giochi già disputate (5° classificato ad Atlanta, 27° e 20° a Sydney, 12° ad Atene), è maturo per il podio Vigilio Fait, veterano della pistola libera e 10 metri, in gara il 9 e il 12 agosto. I padroni di casa fanno paura, ma Fait sa come scacciarla. «Faccio esercizi di respirazione e training autogeno: se non respiri bene la tensione non ti abbandona». Tranquillità e autocontrollo sarà ciò che servirà al fiorentino dell'Esercito Niccolò Campriani per affrontare l'esordio olimpico. Campriani - due volte campione europeo Junior nel 2007, nella carabina libera tre posizioni e nella carabina a terra - gareggerà in tutte le specialità della carabina: nella 10 metri (11 agosto), nella libera a terra (15 agosto) e nella 3 posizioni (17 agosto). Alla prima Olimpiade, nella pistola 10 metri, anche Mauro Badaracchi (sarà in gara il 9 agosto). Il ventiquattrenne di Tivoli punta in alto e vorrebbe assomigliare a Roberto Di Donna. Ama le gare secche, proprio come quella olimpica: nella tappa di Coppa del Mondo 2008 di Rio de Janeiro ne ha dato prova vincendo un oro. Esordio anche per Maura Genovesi nella pistola sportiva e 10 metri (in gara il 10 e il 13 agosto). Cinesi e mongole sono la favorite, ma «non sono imprendibili - si fa coraggio - e poi io devo fare la gara su me stessa, non sulle altre». Nonostante lo svezzamento ad Atene 2004, il foggiano Francesco Bruno teme la tensione più degli avversari. Ma il tiratore delle Fiamme Gialle, che il 12 agosto gareggerà nella pistola libera, sa che nei 10 colpi della finale tutto può accadere. «Potrebbe succedere come agli Europei di Granada, dove ho recuperato tre posizioni nella finale e ho raggiunto il 3° posto». L'esperienza delle due Olimpiadi alle spalle dà una certa sicurezza a Marco De Nicolo. Il tiratore di Legnano sarà in gara nelle tre specialità della carabina per dare la caccia ad una medaglia olimpica, l'unica che ancora gli manca (dopo il bronzo del Mondiale 2006 e l'oro degli Europei 2007). I concorrenti sono tanti, ma tanta è anche la fiducia in se stesso. «Ci sono una trentina di tiratori che possono ambire al podio, tra questi ci sono io». Per tutti occhio al bersaglio, ma anche agli avversari. Russi, tedeschi, americani, cinesi, coreani del nord e indiani sono i più temibili.

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