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Spalletti atto quarto

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Primo allenamento «vero» previsto per domani, rigorosamente a porte chiuse: e solo sabato arriverà la prima amichevole a Bucarest contro lo Steaua. Parte così lo «Spalletti atto quarto», la stagione in cui il tecnico toscano dovrà dare la svolta al suo passaggio in giallorosso puntando decisamente a vincere qualcosa che vada oltre la pur rispettabilissima coppa Italia. È questo quello che la piazza e la società gli chiedono a gran voce dopo tre anni di crescita progressiva culminata con il secondo posto dello scorso anno. Per farlo però il tecnico giallorosso ha bisogno di almeno un paio di rinforzi veri, due acquisti che la Roma non potrà non fare. Lunga la lista delle preferenze messa da Spalletti nelle mani della società che per adesso ha fatto bottino con cessioni eccellenti e aspetta senza fretta per fare i colpi giusti al momento giusto. Circa diciotto i milioni a disposizione di Pradè che farà, per la prima volta da quando è ds della Roma, il mercato con dei soldi in tasca. Intanto ieri già primo bagno di folla per i giallorossi che dovevano rientrare a Trigoria entro mezzanotte. Qualche tifoso è arrivato addirittura al mattino, ma in serata, momento della maggior affluenza, i tifosi asserragliati fuori ai cancelli di Trigoria erano quasi trecento. Cori, scritte e qualche sfottò tipo lo striscione per Vucinic: «Amaro Montenegro». Spalletti è arrivato poco prima della nove mentre qualche minuto dopo arriva il gruppo dei brasiliani: Doni, Cicinho, Juan e Arthur. E capitan Totti? Lui che da Trigoria di fatto non se ne è mai andato visto il lungo recupero post-opertorio, è arrivato come lo scorso anno proprio al suono della sirena.

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