Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Simone Vitta LAGUNA SECA Doveva essere il Gp di ...

default_image

  • a
  • a
  • a

E invece a ridere è stato proprio l'italiano della Yamaha che ha tenuto testa alla grande al folletto della Ducati, insidioso fin dove ha potuto. Poi l'errore che gli è costata la rincorsa e ha messo nelle mani del «dottore» venticinque punti fondamentali per un mondiale che torna a sorridere ai colori italiani. Gara a due dall'inizio alla fine. Lorenzo al primo giro vola in aria come un coriandolo e si frattura un dito del piede, Rossi prova la fuga dopo un'ottima partenza ma trova Stoner pronto alla replica. Terzo giro da infarto con i due che si danno battaglia dentro il suggestivo «cavatappi» dove Rossi mette addirittura le ruote sulla terra ma riesce a tener dietro l'australiano che scoda come un pesce fuor d'acqua ma resta lì. Dietro è il vuoto assoluto. Stoner resta in scia, sembra averne di più dell'italiano ed è lì che aspetta il varco giusto per sferrare l'attacco. Ci prova al 19esimo giro, ma sbaglia i calcoli e finisce lungo lasciando strada a Valentino. Finita? Macchè, è solo l'inizio, due giri e l'australiano è di nuovo lì attaccato alla coda del pesarese che non riesce ad allungare. Avanti così fino a dieci giri dal termine quando l'australiano rompe gli indugi e prova a passare: lo fa, ma Valentino replica e resta avanti. Poi a nove tornate dal termine l'episodio che cambia la gara. Stoner arriva lungo in staccata, rischia di toccare Rossi e per evitarlo finisce nella sabbia: moto a terra che resta accesa e consente all'australiano di tenere la seconda posizione davanti a Vermulen. Ma Rossi ormai è andato e non si ferma più per l'italiano un successo importante che gli consente di allungare in classifica: il forfait alla vigilia di Pedrosa fa il resto. Adesso Valentino viaggia con venticinque punti di vantaggio proprio sull'australiano della Ducati che scavalca in classifica lo spagnolo della Honda. Prossimo round il 17 agosto a Brno.

Dai blog