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Formiconi: «È un Setterosa diverso da quello di Atene, ma sorprenderà»

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Quando allenavo il Setterosa, prima di scendere in vasca dicevo "aprite le gabbie, facciamo entrare le tigri": il carattere era un nostro punto di forza. In Spagna, mi sembra sia mancata la grinta». Cosa ne pensa del 4° posto? «Mi dispiace, l'Italia è più forte di quanto visto. In 10 anni, il Setterosa ha sempre lottato per l'oro continentale, uscire dal podio ha un sapore amaro. La mia squadra giocava a memoria, quella di Maugeri spero riesca a ripristinare certi automatismi che ci facevano temere da tutti. Mauro è un amico ma interpretiamo la pallanuoto in maniera diversa». Da qualche anno non viene convocata Alexandra Araujo... «È una cosa che non mi spiego. La ragazza ha giocato in A1 con la Roma fino a quest'anno, poteva dare un contributo importante: nel suo ruolo poche hanno la stessa esperienza». Parliamo dei giovani, Maugeri è stato penalizzato dall'assenza di ricambi. «Ai miei tempi, entrarono Zanchi, Ragusa, Di Mario, Bosurgi e Musumeci e tante altre. Se confrontiamo il mio Setterosa e quello di Mauro, invece, molti nomi sono gli stessi. Mi sembra che manchi un filo diretto con il settore giovanile della nazionale, servono nuove leve, forze fresche: è fondamentale». Liv. Buf.

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