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Pirenei azzurri, tocca a Piepoli

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Si parte e vanno in fuga in 24, ma il gruppo non lascia spazio, se non quando 17 dei 24 si rialzano. Allora restano davanti Cancellara, Duque, Dupont, Freire, Fothen, Roy e Di Gregorio, con quest'ultimo che verrà ripreso solo ai piedi di Hautacam. La montagna più famosa dei Pirenei vede sulle sue rampe lo show CSC: il ritmo degli uomini di Riis (Voigt su tutti) provoca mal di pancia a tanti. Il Tourmalet diventa un'ecatombe, si staccano uno dopo l'altro Schumacher, Popovych, Samuel Sánchez, Bruseghin, Carrara, Kreuziger, e poi anche nomi grossi (Cunego) e grossissimi (Valverde), e poi ancora Nibali, Valjavec, Devolder. Di tutti costoro, solo Nibali rientra nella discesa, e fa bene, perché gli altri (che avevano scollinato a 50" circa dai più forti) si portano fino a 30" di distanza, ma quando sembrano vicini al rientro succede qualcosa: succede che Cancellara, fermato dalla fuga, aspetta i suoi CSC e dà delle trenate paurose nel falsopiano che precede l'Hautacam, e il margine dei più forti risale vertiginosamente, fino a 3': gran tattica di squadra e mazzata per chi inseguiva. Così, con Cunego e Valverde fuori dai giochi, si aspetta Riccò sull'Hautacam. E invece Riccardo non si muove. Prende l'iniziativa Frank Schleck e il fratellino Andy si stacca: pagherà 9'. Ma Schleck 2 non è il solo lussemburghese a mollare, visto che anche Kirchen, maglia gialla, perde terreno: si era salvato coi denti sul Tourmalet, ma l'Hautacam lo respinge, anche se resta negli occhi la sua scalata tutta di nervi e tutta da solo: una difesa tragica ma memorabile. Il terzo uomo di casa Saunier, Cobo, prova a sua volta; ribatte Sastre, ma Menchov lo marca. Riparte allora Schleck 1 e solo Piepoli lo segue. Dopo pochi metri arriva Efimkin, poi ancora Kohl con Cobo a ruota. Mancano 10 chilometri e Riccò, che aveva vissuto un attimo di appannamento, si riprende e torna con Evans, Menchov, Vande Velde e Sastre, a formare un quintetto che arriverà così in cima. Davanti restano in tre ai 7 km (Piepoli, Cobo e Frank), ma i due Saunier fanno valere la legge della superiorità numerica e mettono Schleck in mezzo. Ai 2,5 l'uomo CSC si stacca, lasciando ai due avversari la passerella di un arrivo in parata che premia il più longevo (36 anni), simpatico e forte dei grimpeur che commenta: «Ora posso anche smettere»

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