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Tra Pistorius e Pechino c'è un secondo di distanza

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03con una luce evidente tra sé e l'asticella ha confermato la sua leadership iridata. La rinuncia di Powell nella finale dei 100, il tuffo sul traguardo di Wariner nei 400, la corsa al Jackpot milionario della Vlasic nell'alto e della Jelimo negli 800, il ritorno alla vittoria di Saladino nel lungo, le cavalcate solitarie di Robles nei 110 ostacoli e della Felix nei 400 sono solo alcune delle chicche di una riunione che si è confermata all'altezza delle aspettative. Oscar Pistorius non ha raggiunto il minimo che gli avrebbe consentito la partecipazione alle Olimpiadi: il giovane sudafricano ha ottimizzato la sua corsa con le protesi chiudendo in 46.62 a soli 6 centesimi dal suo primato personale, ma ancora lontano dal 45"55 che gli servirebbe per staccare il biglietto per Pechino. La federazione sudafricana gli ha concesso una proroga fino a dopo la tappa di Losanna della Golden League, il prossimo 16 luglio. A Casa Italia si sorride per le buone prove di Collio, Calì, Weissteiner, Rifeser e per la crescita della Di Martino.

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