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Ma per Kimi può andare bene così

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Però i punti interrogativi sulle motivazioni delle sorprendenti prestazioni di ieri sono talmente tanti da costringerci a diffidare dei colpi d'occhio e a tentare l'analisi sulla base dei pochi fatti acclarati e di qualche plausibile congettura. I fatti acclarati sono i seguenti: a) le McLaren vanno forte (Hamilton è quarto soltanto perché ha commesso un altro clamoroso errore, altrimenti avrebbe fatto la pole); b) le Ferrari vanno piano; c) la Red Bull di Webber è in prima fila perché si è qualificata con pochissima benzina nei serbatoi; d) oggi pioverà. Le congetture plausibili relative a ciascuno dei fatti acclarati sono le seguenti: a) fregandosene delle previsioni del tempo e puntando per motivi commerciali a mettere il cocco d'Inghilterra in pole position nel gran premio domestico, la McLaren ha adottato un assetto da asciutto che ha, sì, messo le ali alle MP4-23 nelle prove di ieri, ma che sul bagnato costituirà un serio handicap sia per Kovalainen sia, e ancor di più, per Hamilton. b) la Ferrari, convinta che sarebbe piovuto anche durante le qualifiche e consapevole dell'estrema competitività della McLaren sulla pista di casa, ha puntato tutte le sue carte sugli assetti da pioggia: intermedio sulla macchina di Raikkonen, che sul bagnato guida da dio, ed estremo su quella del più incerto Massa. c) Webber sparirà presto, perché la Red Bull, di suo, è quella che non ha permesso all'altro suo pilota, Coulthard, neppure di qualificarsi fra i primi 10. Tirando le somme, i grandi progressi compiuti dalla McLaren con i più recenti sviluppi aerodinamici sarebbero vanificati dalla pioggia, che invece potrebbe permettere alla Ferrari di cogliere addirittura una doppietta (ma occhio a Vettel!...). Se invece non piovesse, con tutta probabilità vincerebbe Hamilton.

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