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Dopo il crac degli Europei, l'Italia del calcio aspetta ...

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Intanto emerge un'altra novità: nonostante l'offerta della federcalcio dal momento di prolungare il contratto fino al 2010 nell'accordo non è prevista alcuna penale a favore di Donadoni in caso di rescissione. Niente soldi dunque per il ct, che aveva detto di rinunciare alle sei mensilità, e ha mantenuto la promessa quando ha steso le carte del contratto. Ieri Giancarlo Abete, il presidente della Federcalcio, è tornato nel suo ufficio di via Allegri, e ha cominciato il giro di consultazioni previsto. Con Gigi Riva, team manager e voce dall'interno dello spogliatoio, aveva già parlato lunedì, prima di partire da Baden per il ritorno a casa. Demetrio Albertini, vicepresidente federale che aveva indicato Donadoni al commissario Guido Rossi al momento di sostituire il dimissionario Lippi, era in federazione già stamattina e ci sarà ancora oggi. Telefonate sono previste con Matarrese, presidente di Lega, e la federazione sentirà anche il Coni: Abete sarà al consiglio nazionale del comitato olimpico. Indicative in questo senso le parole di Petrucci, presidente Coni: domenica sera a Vienna aveva sottolineato che Donadoni non aveva colpe sui rigori e si era detto contrario ai processi, ieri al termine della giunta ha aggiunto: rispetto assoluto per la decisione della Federcalcio, e per la sua autonomia. Come dire, le parole di domenica erano da uomo di sport e dirigente contrario ai processi mediatici, la decisione spetta ad Abete Così il presidente della Figc ha evitato di intentare processi. Le consultazioni sono un passo «diplomatico», di rispetto delle componenti del mondo dello sport e soprattutto dello stesso Donadoni, al quale si vuol rendere onore. Data per eccessiva l'ipotesi di dimissioni, esclusa la possibilità di un licenziamento in tronco, smentita l'indiscrezione Bbc di un esonero già ratificato in queste ore, la federcalcio si è presa questi pochi giorni per rispetto del ct, che a 44 anni e in attesa di un nuovo contratto uscirà dalla nazionale almeno col riconoscimento di un lavoro di qualità. Non bastano però le attenuanti di infortuni, scadimenti di forma, circostanze sfortunate, a colmare la delusione per un risultato ampiamente al di sotto delle attesa Figc. La decisione spetta solo ad Abete, e nei fatti è obbligata dai risultati. Il presidente Figc entro venerdì avrà l'incontro e poi ripartirà per Vienna, riunione Uefa e finale dell'Europeo. Donadoni da parte sua deve aver già capito. Un colloquio con Abete c'era stato già domenica mattina, il presidente aveva chiarito che la decisione sarebbe stata presa a mente fredda in caso di eliminazione, così come non sarebbe stato annunciata riconferma in caso di passaggio alla semifinale. Allo stesso modo ha capito Lippi, in queste ore in vacanza. L'avviso di chiamata è già partito. Quanto alle cifre del nuovo contratto, lo staff e soprattutto il ritorno di ex azzurri è presto. E nel caso specifico di Totti e Nesta, si tratta di ritorni suggestivi, ma molto meno scontati di quello del ct.

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