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Dalla Derby arriva la DH 2.0 anello di congiunzione tra moto e mountain bike

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Ma anche allora non è tutto chiaro. La DH 2.0 è senz'altro la proposta più interessante dello stand: un prototipo ispirato da una disciplina sportiva ciclistica, il Downhill. Strano, fino a un certo punto. Macinando un po' di pensieri, infatti, torna in mente che l'acronimo Derbi significa: «DERivato da Bicicletta». Vestita da mountain bike, ma con un cuore da 100 cc, la DH ha un telaio in alluminio ultraleggero che integra nella «canna» il serbatoio, senza creare ingombro e sconfessarne le linee da bicicletta da pendenze. Il monocilindrico 4T è raffreddato ad aria, dotato di trasmissione automatica, e con un silenziatore in fibra di carbonio a uscita centrale che - a detta della casa - concorre ad abbassare drasticamente l'impatto sull'ambiente. L'altro elemento originale è la sospensione posteriore, che ha un ammortizzatore ad aria simile a quello delle mountain bike ed è stato sviluppato seguendo le più evolute tendenze della disciplina del Downhill. Davanti, invece, c'è una forcella rovesciata con steli da 38 mm.

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