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Arancioni di vergogna

Donadoni

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Sconfitta con gli «arancioni» dopo trenta anni, da 25 anni gli azzurri non subivano un ko così netto. Donadoni sale sul banco degli imputati. Il ct snobba le indicazioni del finale di camionato e punta sulla vecchia guardia rossonera, quinta al termine del torneo. A centrocampo c'è Ambrosini, e non De Rossi, accanto a Pirlo e Gattuso. Camoranesi e Di Natale sulle fasce supportano Toni, ma Panucci (e non Grosso) a sinistra indica il timore del tecnico, che si copre più che pensare ad offendere. Dopo un colpo di testa di Toni al 12' (largo), i nostri lasciano il proscenio all'Olanda. Tra le altre occasioni: al 18' Kuyt salta Zambrotta e verticalizza per Van Nistelrooy, che si presenta solo davanti a Buffon: il portiere azzurro sbilancia senza far fallo il Fonzarelli olandese, l'azione sfuma; al 24' su una punizione dalla tre quarti di Sneijder, Materazzi anticipa con l'ultimo dei capelli a disposizione Van Nistelrooy. Il gol è nell'aria, ne arrivano due: al 26' Buffon respinge in mischia, la palla finisce a Van Bronckhorst, che tira dal limite: sulla traiettoria c'è Van Nistelrooy, che piazza il piattone in gol pur essendo in fuorigioco. C'è Panucci per terra a tenere in gioco l'olandese: il romanista è fuori dalle linee del campo, infortunato e quindi non in gioco. Per l'arbitro Fröjdfelt non è così. L'Italia reagisce con un quasi-autogol di Boulahrouz su corner degli azzurri, ma il contropiede Orange è letale: è il 31', Van Bronckhorst si invola a sinistra e cambia gioco per Kuyt, che di testa anticipa Zambrotta mettendo al centro per Sneijdeer: e il madridista gira al volo e batte per la seconda volta Buffon. Un gol sublime. Gli azzurri alternano momenti di totale sbandamento (specie dietro, troppi disastri per la coppia Barzagli-Materazzi) a qualche lampo firmato Di Natale: che ci prova al 33' (girata di prima su cross di Camoranesi, Van der Sar para) e al 46', con un tiro dal limite appena impreciso. In mezzo, ennesima occasione per l'Olanda, con Van Nistelrooy che al 43' elude il fuorigioco e Materazzi e va a tirare su Buffon in uscita bassa. L'Italia si rivede con Zambrotta all'8' della ripresa: il neomilanista fa una gran giocata su Kuyt e poi conclude da posizione decentrata: bello ma fuori. Esce Materazzi sostituito da Grosso e gli azzurri danno l'impressione di crederci di più. Entra anche Del Piero, che al 21' e al 25' sforna un paio di conclusioni pericolose; ed entra Cassano, ultima risorsa al 30': il barese regala subito un assist meraviglioso a Toni che si libera in mezzo all'area ma tira in curva. L'altra occasione è per Grosso, che penetra in area da sinistra e per poco non premia col gol un prezioso lancio di Pirlo: Van der Sar para, la palla resta lì, Del Piero non ci arriva per un centimetro. Lo stesso portiere olandese fa un miracolo su una punizione di Pirlo al 34'. E sul capovolgimento di fronte l'Olanda colpisce in maniera letale in contropiede: prima Buffon mette una pezza su Kuyt, ma sul prosieguo lo stesso Kuyt crossa per Van Bronckhorst che di testa batte ancora il portiere. Tre gol subiti in una sola partita contro i 2 presi in tutto il Mondiale 2006; e prima sconfitta azzurra in un esordio europeo: anche le statistiche voltano freddamente le spalle a Donadoni.  

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