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Italia a Pechino, manca solo l'Argentina

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05)l'Argentina. Alla formazione mandata in campo da Anastasi, in buona parte formata da non titolari, basta poco più di un'ora per sbarazzarsi degli asiatici, in un match che vive qualche momento di incertezza solo alla fine del terzo parziale. Per il resto è un dominio di Meoni e compagni che ad un certo punto rivolgono il pensiero al decisivo impegno con i sudamericani. Contro la Thailandia, Meoni si affida a Gavotto (in campo al posto di Fei) e a capitan Cisolla. Ottima la prova di Bovolenta, autore di 17 punti. Grazie ad una serie di avversari tutt'altro che irresistibili, Anastasi ha potuto far ruotare i suoi, mettendo in palla l'intera rosa e creando un clima di assoluta armonia. E allora, questa mattina, contro gli eredi di Hugo Conte e Valdo Kantor, è fondamentale mantenere la pazienza e la concentrazione mostrate fin qui, abbinate alla grinta espressa contro il Giappone. In questo senso, le parole a fine gara del giovane Matteo Martino sono una garanzia: «Guardiamo avanti senza pensare a ciò che è stato fatto ma a ciò che ci aspetta». L'Argentina è squadra giovane, di buona scuola, ma di livello tecnico appena discreto. I "pumas" hanno una buona ricezione, senza essere particolarmente incisivi in servizio.

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