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Il Portogallo è super La Turchia si arrende

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Apre Pepe, raddoppio di Meireles Ronaldo incanta, tre pali per i lusitani

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Fa festa la nutrita comunità lusitana di Ginevra, che ha gremito lo Stade de Suisse sospingendo la nazionale di Scolari in testa al girone A a braccetto con i cechi, prossimi avversari dei vice-campioni d'Europa. È un Portogallo più giovane, ma più equilibrato rispetto alla squadra sconfitta in casa dalla Grecia nel 2004, quello che si presenta a Euro 2008. Terzi al mondiale di Germania, i lusitani sembrano aver trovato la quadratura del cerchio e lo dimostrano costringendo subito i turchi sulla difensiva con le ficcanti incursioni a sinistra di Simao, preferito a Quaresma, e sull'altro versante di Ronaldo e del neoacquisto del Chelsea, Bosingwa. Da 53 anni a caccia di vittorie con i portoghesi, la Turchia tiene comunque botta grazie a un pressing asfissiante. Il primo pericolo, così, gli uomini di Scolari lo producono su corner con il madridista Pepe, che al 17' insacca di testa, ma si vede annullare la rete per fuorigioco. La reazione turca è in una punizione di Nihat sulla barriera. Spostato da Scolari sull'out mancino, alla mezzora Ronaldo elude finalmente la gabbia turca, ma spedisce a lato. Sfortunato poi il fenomeno al 37', quando su punizione da sinistra fa vibrare il palo con un diagonale destro che rimbalza davanti a un Volkan abile a sfiorare. Sul capovolgimento mancino alto di Nihat, poi due occasioni per Nuno Gomes e Moutinho. La ripresa si apre con un penalty reclamato da Nihat e il secondo palo portoghese, colpito da Nuno Gomes con una puntata su palla soffiata da Simao a Gokhan. Il gol rossoverde arriva comunque al 16' con un caparbia azione di Pepe, conclusa con un preciso destro sul passaggio di ritorno di Nuno. L'ex attaccante della Fiorentina prende poi la traversa di testa al 20', mentre la Turchia si limita a richiedere un altro rigore al 32' per mani di Simao e a far spiovere dalle parti di Ricardo alcuni fendenti da brividi. Troppo poco per fermare un Portogallo che, nel finale, dimostra di saper soffrire, chiudendo i giochi al 48' con una perfetta ripartenza orchestrata sull'asse Ronaldo-Moutinho e finalizzata da Meireles.

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