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Ultimo atto di una stagione bellissima

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Dopo la transizione dettata nella passata stagione dal terremoto degli scandali, l'Inter quasi subito senza contendenti attendibili, questo torneo sta regalando la più sofferta e straordinaria delle conclusioni, e non soltanto per quanto si riferisce a questo sontuoso passo d'addio. Evitate perfino le ombre legate a quei ricorrenti, sconcertanti atteggiamenti di fine stagione per protagoniste ridotte a spettatrici dall'evanescenza di motivazioni, stavolta riesce difficile muovere appunti all'onestà della fase di chiusura. Grazie anche a questo fattore, non irrilevante, si giunge a un atto conclusivo che lascia tutto, ma proprio tutto, aperto a ogni soluzione. Oggi si gioca per lo scudetto e per la sopravvivenza in contemporanea, sull'asse Parma-Catania, ma anche per per un posto di prestigio che garantisca la Champions League, porte già spalancate per Inter e Roma, da subito, a per la Juventus, che partirà dai preliminari, ma sull'onda di una stagione condotta a livello forse insperato per i più ottimisti dei fedelissimi bianconeri. La squadra migliore, per unanime ammissione, è stata la Roma di Luciano Spalletti, che però soltanto un miracolo potrebbe innalzare alla vetta. Non sufficienti, per ora, i sei punti in più rispetto alla storia dei campionati giallorossi, il record di vittorie in una stagione, il primo posto per i gol segnati, nonostante qualcuno ancora perda la voce per invocare improbabili giganti d'area. Mancheranno, sui campi interessati, i tifosi delle duellanti che ripropongono una rivalità da celebrare, possibili intrusioni a Parma, meno ipotizzabili a Catania, stadio tra i più esplosivi. E dunque, anche in relazione al momentaccio di un Parma che ha rinnegato anche Cuper, scelta già discutibile, l'Inter resta la grande favorita, anche perché la Roma non ha alternative alla vittoria, in assenza della quale la capolista può perfino consegnarsi a una sconfitta indolore. Soffriranno anche, ricordiamo, Fiorentina e Milan, ma anche l'Empoli costretto ad affidarsi alle fortune altrui per costruirsi una salvezza difficile. Spettacolo nel prologo tra Samp e Juve: tanti gol, e Del Piero quasi sicuramente capocannoniere, ma anche numeri di classe e grande fair-play. Che sia di felice auspicio.

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