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La maglia rosa sulle spalle di Visconti

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Con la difficile tappa di oggi (Vasto-Pescocostanzo, 180 km e arrivo in quota non terribile ma che lascerà davanti solo i più forti; diretta Rai3 dalle 15.15), i big erano predisposti a lasciar andare una fuga che non desse fastidio per la classifica. E dopo vari tentativi hanno preso il via per l'appunto Priamo e Visconti insieme a Gavazzi, Nardello, Iglinskiy, Russ, Pérez Lezaun, Martens, Backstedt, McCartney e Trusov. Undici uomini che hanno preso un margine oceanico, 16' su un gruppo con poca voglia di inseguire, che solo nel finale ha limitato a 11'34" il danno. Tra gli undici Priamo non si sentiva sicuro in una volata di gruppetto in cima allo strappo di Peschici, e allora è partito a 11 km dal traguardo, portandosi appresso il solo Pérez. Ma lo spagnolo era stanco, e, benché abbia tenuto fino alla fine, non ha potuto opporre nulla alla più potente volata del veneto. Ma la lotta era appassionante anche per la maglia rosa: il più vicino al vertice era il tedesco Russ, che alla partenza aveva un ritardo di 1'39" da Pellizotti; ma Visconti, a 13" in classifica da Russ, ha guadagnato su di lui 6" al traguardo volante di Manfredonia, e 7" con uno scatto sfrenato a 400 metri dal traguardo: pari tempo col tedesco, ma italiano favorito per pochi centesimi dal tempo della cronosquadre di Palermo, e può festeggiare la maglia rosa. Che comunque oggi potrebbe passare a Nardello, terzo a 1'22" da Visconti, e con una maggiore resistenza in salita; Pellizotti e i big sono invece a oltre 9': risaliranno presto.

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