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Rino Tommasi All'ultimo ...

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Le poche assenze non incidono sul pronostico in quanto credo che nessuno dei giocatori che hanno dovuto ritirare, per vari motivi, la loro iscrizione (il ceko Tomas Berdych, il russo Mikhail Youzhny ed il cipriota Marcos Baghdatis) avrebbero avuto concrete possibilità di successo. Come ho scritto ieri le gerarchie del computer, anche tenendo conto della caratteristiche dei vari giocatori, indicano in Rafael Nadal, vincitore delle ultime tre edizioni, il grande favorito ed attribuiscono allo svizzero Roger Federer ed al serbo Novak Djokovic il ruolo di outsider, naturalmente di lusso. Federer è stato recentemente respinto ancora una volta da Nadal nella finale del torneo di Montecarlo, nella quale non gli è bastato giocare venti minuti da favola per scoraggiare le velleità di quello straordinario agonista che si è confermato il giovane spagnolo che intanto ha tenuto caldo il motore andando in finale nel torneo di Barcellona. Solo Ferrer (per obblighi di passaporto) e Nalbandian hanno giocato la scora settimana. Federer, Djokovic, Davydenko e gli americani Roddick e Blake, che avevano snobbato come loro abitudine, l'appuntamento di Montecarlo, sono sati fermi. Non v'è dubbio che il calendario concentri troppi tornei importanti nell'arco di poche settimane. Se ne è lamentato proprio Nadal che naturalmente non vorrebbe essere costretto a giocare quasi tutti i giorni nel periodo che precede il Roland Garros, che concluderà l'8 giugno la stagione sulla terra battuta. La logica vorrebbe che il giovane fenomeno saltasse Barcellona, come hanno fatto quasi tutti i suoi rivali, ma è inevitabile che la Spagna voglia avere in campo tutti i suoi migliori giocatori in quella che è la capitale tennistica del paese. Il torneo a rischio è quello di Amburgo che si gioca la prossima settimana quando a Roma saranno di scena le donne. Due anni fa, sfiniti da una drammatica finale al Foro Italico, Federer e Nadal rinunciarono entrambi al torneo tedesco, l'anno scorso invece si sono presentati entrambi, perché Nadal non aveva faticato molto per vincere a Roma (finale a senso unico contro il cileno Gonzalez) mentre Federer aveva bisogno di giocare di più sulla terra dopo essere stato eliminato al Foro dal nostro Volandri. La compilazione del tabellone propone i seguenti accoppiamenti teorici per i quarti di finale: Federer-Ferrer, Djokovic-Nalbandian, Roddick-Davydenko e Blake-Nadal. Le maggiori difficoltà nei due turni necessari alle prime otto teste di serie per qualificarsi per i quarti le potrebbero incontrare Ferrer contro il francese Gasquet, eterna speranza del tennis francese, l'anno scorso dominato da Volandri, Nalbdandian contro il picchiatore cileno Gonzalez, Davydenko contro gli spagnoli Robredo e Feliciano Lopez. Non si prevedono gravi pericoli per le prime due teste di serie. Federer dovrà fare attenzione, più che al francese Mathieu, all'argentino Canas che l'anno scorso lo sconfisse due volte nei tornei primaverili americani, Nadal ha dimostrato a Montecarlo di non dover temere il suo predecessore sul trono tennistico di Spagna, Juan Carlos Ferrero. In tabellone ci sono sei italiani, quattro ammessi per diritto di classifica, due con la concessione di due generose wild card, in particolare quella di Gianlkuca Naso, al quale avrebbe giovato di più giocare le qualificazioni. Sarebbe stato un gesto elegante, da parte degli organizzatori, la concessione di una wild card al lettone Ernests Gulbis, che sarà nostro avversario in Coppa Davis e che nessuno conosce. Ricordo che nel 1995 il compianto Franco Bartoni, malgrado le critiche di alcuni nostri tecnici, ammise al torneo due giovani di belle speranze come il cileno Marcelo Rios e l'australiano Mark Philippoussis. Volandri e Bolelli hanno pescato due avversari provenienti dalle qualificazioni. Cipolla e Seppi saranno sottoposti al severo esame dello spagnolo Almagro e del francese Santoro (classe 1972 ma un tennis difficile da decifrare), Naso trova un brutto cliente nell'argentino Canas.

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