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L'Inter ci mette la testa (anzi due) e rinvia la festa a domenica prossima

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Ildistacco con la Roma rimane di sei punti e, a tre giornate dal termine, alla banda Mancini sarà sufficiente «copiare» il risultato dei giallorossi, impegnati a Genova contro la Samp, per dare il via alla festa. A quel punto, infatti, con sei punti ancora in palio gli interisti potrebbero anche perdere le ultime due partite e avvalersi del regolamento che, in caso di bottino pieno della Roma, li porterebbe in vantaggio sia pure a parità di punti, per via degli scontri diretti (vittoria all'Olimpico e pareggio a Milano). Comunque, ieri Roberto Mancini ha fatto bene a tenere alta la concentrazione dei suoi: la squadra di Ballardini è in forma, anche se la sconfitta del «Meazza» la spedisce di nuovo nella bagarre. Ma se Matri avesse concretizzato un'occasione gigantesca al 3', la partita sarebbe stata diversa e molto più complicata per i nerazzurri andati a segno con Cruz al 22' del primo tempo (70° gol con la maglia dell'Inter) e con Materazzi al 37' della ripresa (da poco entrato (al posto di Stankovic, 30') su punizione di Chivu. Entrambe le realizzazioni su colpo di testa. Nel mezzo, occasioni sprecate da Cambiasso (che però respinge sulla linea, sull'1-0, un colpo di testa di Jeda), Stankovic e Balotelli (ancora una grande prova la sua). Al 1' di recupero il gol dell'1-2, nato da un tiro di Biondini con deviazione decisiva di Materazzi.

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