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Resta solo la Coppa Italia

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Incredibile, c'è voluto un panchinaro per rianimare una squadra indecorosa e senz'anima alla tredicesima sconfitta in un campionato che è ormai diventato un vero e proprio calvario. Quattro gol subiti in 33 minuti e l'uscita prematura dei pochi tifosi laziali dall'Olimpico dopo aver visto quello spettacolo è la certificazione della chiusura dei battenti per questa stagione. Appare molto difficile che una squadra che ha già staccato la spina, riesca come d'incanto a riaccendersi il 7 maggio quando ci sarà la semifinale di ritorno della Coppa Italia contro Inter che si appresta a vincere il terzo scudetto consecutivo (compreso quello di Calcipoli). Quindi, tutti dietro alla lavagna. La squadra per aver offeso i propri tifosi con queste ultime gare svogliate, il tecnico per non aver saputo dare ai suoi giocatori gli stimoli giusti per continuare a lottare come si era visto contro l'Inter in campionato, infine il presidente Lotito perché il capo è sempre il più colpevole di tutti. Ha sbagliato la campagna acquisti ad agosto, ha rimediato a gennaio ma più in generale il suo progetto che con pochi soldi si riesce a competere con le grandi si scontra con la tragica realtà di un tristissimo dodicesimo posto. E il record negativo di distacco dalla Roma è una macchia indelebile per questa Lazio anche se resta la Coppa Italia.

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