Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Simone Pieretti [email protected] L'aria da ultimo ...

default_image

  • a
  • a
  • a

La sfida odierna con la Juventus è il penultimo match point prima della semifinale con l'Inter. «Una vittoria con una grande squadra mi manca - ammette Rossi prima della partenza per Torino - son riuscito a vincere contro le grandi guidando Salernitana e Lecce, non vedo per quale motivo non ci debba riuscire con la Lazio». Di certo, la formazione biancoceleste sta dimostrando di non avere la mentalità «da grande», cosa che fa parte dei cromosomi dell'avversaria di oggi. «La Juve è una squadra che gioca con passione, la più in forma del campionato. Ha grandi giocatori che affrontano ogni partita con lo stesso spirito agonistico. I calciatori forti lo sono prima di tutto nella testa, hanno una mentalità vincente. Dopo la retrocessione hanno fatto un patto d'onore, dimostrando con i fatti il loro senso di appartenenza, il loro legame con la maglia. Del Piero? É un giocatore straordinario, vorrei avere i problemi di scelte che ha Donadoni. Stendardo? ha chiesto di andar via perché qui non era utilizzato con continuità: alla Lazio ha giocato 20 partite, alle Juve cinque: il problema evidentemente non era quello. Nedved è il prototipo del calciatore perfetto, nelle sfide decisive c'è sempre». Il tecnico laziale, dopo l'opaca prestazione fornita a Catania, si aspetta una reazione. «Siamo tutti sotto esame, ognuno deve guadagnarsi la riconferma. Tuttavia mi sembra che il nostro atteggiamento sia rivolto alla Coppa Italia. Ci sono molte aspettative in vista del ritorno della semifinale: del resto, quella con l'Inter è la partita che potrebbe rimettere a posto la nostra stagione. Anche se aritmeticamente siamo fuori da ogni traguardo, in campionato ognuno deve continuare a fare il proprio dovere». L'ultima battuta riguarda il futuro. «Non ho incontrato il presidente, ma paradossalmente questo è l'anno più semplice per programmare il futuro. La società ha tutti gli elementi per poter fare una valutazione precisa. Questo gruppo ha già delle buone basi: la Lazio con qualche innesto giusto, ha il futuro assicurato». Poche le novità di formazione: Ledesma, Dabo e Zauri sono squalificati, Rocchi, Behrami e Meghni indisponibili.

Dai blog