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Paolo Avesani Vincere per ...

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A suonare la carica è uno dei suoi atleti più in forma, Leonell Marshall: « Sono convinto che i giochi non siano fatti e che la MRoma, se torna ad essere la vera MRoma, abbia infinite possibilità di vincere in casa per poi giocarsi tutta nel terzo incontro. Abbiamo il dovere di provarci. Di uscire con le magliette sudate come vuole il nostro presidente, di dare un po' di soddisfazione ai nostri tifosi che hanno continuato ad accompagnarci per tutta la stagione. Verso di loro, verso i dirigenti, ma soprattutto verso noi stessi, abbiamo l'obbligo di tirare fuori gli attributi, di ridiventare una squadra. Poi, se Trento sarà così brava da batterci, al di là della nostra rabbia, tanto di cappello». Marshall indica poi le contromisure tecnico-tattiche per attutire la pressione di Kaziyski e compagni: «La loro forza è nella battuta. Noi possiamo soltanto opporci con la tranquillità, stando in campo più sereni ed evitare che loro colpiscano nei posti in cui noi, nella prima gara, ci siamo fatti sorprendere impreparati». In casa Trento, il rischio è quello di cedere all'euforia creatasi dopo gara 1. Per questo tocca al coach Radostin Stoytchev gettare acqua sul fuoco: «Abbiamo fatto un bel passo in avanti verso la finale, ma questa serie di partite con Roma non è affatto conclusa. Dobbiamo assolutamente rimanere concentrati. In gara 1 siamo stati tatticamente molto attenti e motivati a fare bene, ma credo che a Roma ci troveremo a giocare una partita molto più difficile, un po' perché la MRoma reagirà sicuramente facendo leva sulle proprie ottime individualità e un po' perché non potremo contare su tutto l'apporto del nostro pubblico che domenica sera è stato il vero settimo uomo in campo».

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