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Luca Fallica Un ammiccamento a ...

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Vista la sbandata della squadra nel primo tempo contro il Catania, il tecnico giallorosso teme gli amaranto. «Questa è una delle partite più insidiose per noi - spiega Spalletti - il Livorno è in una posizione di classifica difficile, è in ritiro da tutta la settimana a Roma, la società ha fatto sentire ai giocatori il fiato sul collo. Le insidie ci sono, come ci saranno domenica per l'Inter a Torino». E poi c'è Tavano, uno che magari ha voglia di prendersi qualche piccola rivincita. «Lui ha evidenziato in questa stagione le sue qualità, ma dipende sempre da quanto uno lo fa giocare. Da noi aveva meno spazi». E a Roma gli ex, si sa, spesso sanno bene come far male. È chiaro però che, in vista del traguardo, arrivare in fondo con lo strike di vittorie ai giallorossi potrebbe non bastare. «La Roma deve continuare a esibire il proprio gioco e la sua determinazione. Se poi ci sarà la possibilità di raggiungere qualcosa tanto meglio. Certo se l'Inter continuerà a tenere questa marcia tutto sarà inutile. Purtroppo non dipende solo da noi. Noi dobbiamo provare a non sbagliare nulla o quasi. Le voci di passaggio di proprietà saranno uno stimolo per noi». E in casa la squadra ha sbagliato davvero poco in questa stagione. All'Olimpico solo Manchester ed Inter hanno vinto, solo Juve e Napoli non hanno perso. Vucinic è stato convocato ma difficilmente ce la farà. Conferma in vista per Amantino, a meno che il tecnico non sposti Taddei a sinistra e inserisca Giuly. Aquilani, Cassetti e Ferrari restano a casa. Sul fronte caldo degli arbitri, Spalletti ha detto che «ascoltando le parole di Collina non mi sembra di aver capito che nelle sue intenzioni c'era anche quella di fermare l'arbitro Rizzoli. Il fatto che non sia stato designato per nessuna partita potrebbe essere solo una casualità, che non c'entra nulla con quanto accaduto a Udine». Chissà se ci crede a quello che dice o se è solo la voglia di gettarsi alle spalle l'accaduto e non alimentare polemiche, fatto sta che uno tra i primi tre arbitri italiani per rendimento nel week end starà a casa a guardarsi le partite in tv. E Rizzoli è anche argomento per tornare a parlare del collega di panchina dell'Inter, pronto a definire maleducato Bruno Conti che lo invitava a preoccuparsi dei «vaffa» recitati nei suoi confronti dai suoi giocatori, piuttosto che quelli di Totti. «Conti mi saluta sempre ed è sempre pettinatissimo. Non credo affatto a quello che è stato detto di lui. A Francesco invece faccio i complimenti per il comportamento tenuto dopo quanto accaduto, per le scuse e il silenzio di fronte a certi commenti». Questione chiusa, si spera. Fino al prossimo vaffa.

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