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Il doppio azzurro va ko La Croazia torna avanti

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Impresadifficile ma non impossibile anche se non sappiamo se i nostri avversari sostituiranno Ivo Karlovic con il giovane Marin Cilic, che è uscito piuttosto bene dall'incontro di doppio. La Coppa Davis è l'unica gara nella quale il doppio conta ancora qualcosa. Gli azzurri si sono battuti ma era evidente che non avevano né gli schemi, nei i colpi per interpretare al meglio in confronto. Tra i croati Ancic ha trovato in Cilic un partner affidabile, soprattutto nel servizio e che non a caso ha piazzato tre aces quando ha servito per il match sul 5 a 3 del quarto set. Nessuno si è sorpreso quando Barazzutti ha annunciato che avrebbero giocato Bolelli e Starace. Nessuno degli azzurri è un buon doppista ed allora è stato giusto ed inevitabile affidarsi a Starace, che era il più fresco, ed a Bolelli, che, al contrario di Seppi, era in una migliore condizione psicologica. Per questa ragione non capisco come mai il capitano azzurro abbia voluto fare della inutile pretattica rimandando a ieri mattina una decisione che probabilmente aveva già preso. Purtroppo il doppio è cominciato subito male al punto che gli azzurri hanno dovuto annullare la palla che avrebbe potuto portare i croati sul 4 a 0. Un paio di errori di Ancic che sono costati il servizio a Cilic ci hanno consentito di recuperare sul 4 pari e di allungare al tie-break il primo set. Qui Bolelli e Starace hanno perso un punto ciascuno sul servizio ed è stato 7 a 3 per la formazione di casa. Il secondo set si è messo subito male perché due doppi falli consecutivi di Bolelli ci sono costati un break, un altro, sempre su Bolelli, ha mandato i croati sul 5 a 1. Ancic ci ha dato una mano consentendoci di rimontare fino al 5 a 4 ma poi Cilic ha tenuto a zero il suo turno di battuta. Nel terzo set si sono sommate la reazione dei nostri e un'eccessiva tranquillità dei loro avversari. Gli azzurri sono andati 5 a 0 ed hanno chiuso per 6-1. Il quarto set si è deciso quando Storace, che non ha quasi mai seguito il servizio a rete, ha ceduto la battuta nel sesto gioco. I croati sono andati 5 a 2, quindi sul 5 a 3 Cilic ha piazzato tre aces chiudendo la partita dopo 2 ore e 48 minuti. Numeri alla mano Cilic è risultato il migliore al servizio (38 punti a 16 contro il 38 a 18 di Ancic) così come Bolelli ha realizzato un modesto 28 a 26 contro il 36 a 19 di Starace. Ovviamente non si può affidare alla crude statistiche un giudizio sulla prestazione dei singoli. Rimane la considerazione che non abbiamo un solo buon giocatore di doppio, un problema che peraltro hanno quasi tutte le squadre di Coppa Davis. Qualora oggi Seppi riuscisse a portarci in parità, chiunque sia il suo avversario, (i miei colleghi croati sono convinti che giocherà Cilic piuttosto che Karlovic) il problema è che nell'ultimo singolare i croati potranno mettere in campo il loro miglior giocatore, quel Mario Ancic che è numero due soltanto per il computer ma che in realtà è, per esperienza e per qualità, il più forte tra i giocatori che sono qui a Dubrovnik. L'ultima volta che l'Italia di Coppa Davis è riuscita a vincere un incontro dopo aver chiuso in svantaggio la seconda giornata è successo a Sassari nel 1999 contro la Finlandia quando Andrea Gaudenzi e Davide Sanguinetti hanno vinto gli ultimi due singolari dopo che Sanguinetti aveva perso il suo primo singolare e Gaudenzi e Narciso avevano ceduto a sorpresa il punto del doppio.

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