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Le cause della disfatta della ...

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La Ferrari non pativa l'onta di un doppio ritiro del genere dalla bellezza di 178 gran premi (undici anni), e questo dato statistico basterebbe da solo a dipingere di giallo un evento troppo eccezionale per essere «naturale». Se poi ci aggiungiamo la constatazione che i motori delle rosse sono per regolamento identici a quelli che l'anno scorso non si rompevano mai, il mistero diventa ancora più fitto. E che la ricerca di un «colpevole» - perché non può non esserci un colpevole - si fa scottante. Qual è, infatti, l'unica vera differenza fra le macchine 2008 rispetto a quelle 2007? Risposta: la centralina elettronica che gestisce motore, cambio e altri apparati meccanici. L'anno scorso ogni team aveva la sua, quest'anno la FIA ha imposto a tutti di usare centraline identiche fra loro per evitare possibili trucchetti tendenti ad aggirare il veto di impiegare programmi informatici che eccedano nel sottrarre al pilota il controllo sul comportamento delle vetture. E chi è che - avendo vinto la gara di appalto - fornisce le centraline alle squadre, Ferrari compresa? Risposta: una società del Gruppo McLaren. Ce n'è abbastanza per scatenare i più sfrenati sospetti, dunque, tantopiù che né la Ferrari né altri team, Renault in testa, hanno mai fatto mistero di considerare l'imposizione della centralina unica come una fonte di problemi per sé e un indebito vantaggio concesso alla McLaren. È dunque con gran curiosità che aspettiamo l'esito dell'analisi dei propulsori rotti che verrà effettuata non appena arriveranno a Maranello. Perché, sebbene a chiacchiere tutti dicano che è tempo di voltare pagina, la «spy story» dell'anno scorso è ben lungi dall'essere metabolizzata e continua ad avvelenare i rapporti fra le due squadre. Se anche la causa delle rotture fosse la centralina McLaren non è che la Ferrari potrebbe andare assolta. Significherebbe infatti che, a differenza di quanto hanno saputo fare gli altri team, non gli sarebbero bastati sette-otto mesi di lavoro per imparare a usarla. E non basteranno certo i quattro giorni che la separano dalle prove libere del prossimo gran premio di Malesia, per riuscirci...

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