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Alessandro Fusco PARIGI Come ...

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Molto buona la difesa al cospetto di un'avversaria fortissima in fase offensiva, discreta perfino la gestione dei mediani. E allora, cosa è mancato per vincere? I britannici le chiamano «individual skills», le abilità individuali. Quella padronanza dei fondamentali tecnici che in parte si acquisisce con l'addestramento e in parte è patrimonio innato dei giocatori. Ecco, in questo l'Italia ha un buco difficile da colmare. Per la dimostrazione basta riavvolgere il film del match fino al 23' quando il recidivo Canale(ricordate Cardiff?) vanifica un'occasione da meta solare. In questa immagine sta tutto il paradosso della squadra di Mallett. Parisse (un avanti) lancia sull'out sinistro Ghiraldini (altro avanti) che piazza lo spunto sull'allibito Malzieu creando il soprannumero. Poi passa l'ovale all'interno dopo aver attirato l'ultimo avversario. All'interno c'è Canale (un tre-quarti), tra lui e la meta solo uno spazio vuoto, basta tenere il pallone in mano per marcare. E invece l'ovale cade. La differenza è tutta qui. Non si tratta di dare la croce sulle spalle dei singoli ma è la realtà: la squadra funziona come sistema ma vanifica quanto costruito con errori individuali. E pensare che il primo tempo ha mostrato l'Italia migliore. Placcaggi efficaci, gioco portato spesso al largo, dominio dei cieli. Al 14' ci vuole un capolavoro collettivo del XV francese per marcare la prima meta di Floch. Dopo una rolling maul avanzante da rimessa laterale Yachvili serve Thrin-Duc che sfoggia un perfetto assist al piede per Malzieu. L'ala si avvede dell'arrivo di Marcato e, saltando, tocca con la punta delle dita per Floch che vola in meta. Chapeau. L'Italia ricomincia a giocare ma produce meno di quanto costruisce, il primo tempo si chiude sul 13-6 grazie a due punizioni per parte, Marcato per gli Azzurri e Yachvili per i galletti, che fissano il punteggio all'halftime. Nel secondo tempo gli uomini di Mallett sono meno continui e permettono due mete ai padroni di casa con Jauzion al 53' e Rougerie al 66'. In mezzo il terzo sigillo nel Torneo di Castrogiovanni, splendido anche ieri, a rifinire una rolling maul. Gli Azzurri chiudono in avanti con un'azione di 3' nei 22 metri avversari ma lo sforzo produce nulla.

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