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Il Napoli stende l'Inter

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Formazione praticamente obbligata per Mancini alle prese con l'infermeria piena e con il pensier(acci)o Liverpool. Difesa inventata e in attacco spazio a Balotelli per far rifiatare Crespo. Ma a partire a tutto gas è il Napoli. E infatti gli azzurri vanno in vantaggio in un lampo. Al 3' lancio lungo per «el Pocho» Lavezzi, disimpegno errato di Julio Cesar e la palla finisce sul piede di Zalayeta che con un pallonetto mette dentro a porta vuota. Esplode l'entusiasmo dei 60 mila presenti al San Paolo. Al 7' serpentina di Lavezzi sotto gli occhi di Materazzi che non vede il pallone, ma il suo diagonale si spegne di poco a lato. Per superare il divario tecnico i napoletani sanno che non devono far respirare gli ospiti, e così fanno per i primi 45 minuti. Mentre Mancini varia di continuo l'assetto tattico cercando di trovare la posizione a Figo, pallida ombra del giocatore che è, Hamsik e Lavezzi si scatenano sulla fascia sinistra. Al 28' incursione dello slovacco che pennella un cross per la testa di Cannavaro, l'estremo difensore brasiliano in volo evita il raddoppio. Nella formazione ambrosiana al 19' ci prova Suazo di potenza, ma l'ottimo Gianello si oppone di piedi. L'Inter ha snobbato l'appuntamento, al contrario gli azzurri non riescono a chiudere i conti. Clamoroso l'episodio del 44' del primo tempo. Su rimpallo di Savini, Materazzi in svirgolata rischiando l' autogol. Il portiere brasiliano in tuffo evita la beffa. Inter scriteriata, Napoli imperioso e fortunato quando alla mezz'ora Rizzoli non vede una gomitata di Contini a Balotelli da prova tv. Nella ripresa il tecnico interista è chiamato a mutare pelle ai suoi privi di idee e anima a centrocampo. Ma questa è la partita che non ti aspetti e nonostante i cambi: Zanetti per Maniche e Crespo per Chivu infortunatosi alla spalla, Mancini non trova il bandolo della matassa. Con i nerazzurri in bambola, gli azzurri dirigono ancora il festival degli errori. Al 7' Zalayeta continua ad aprire spazi e serve Hamsik, ma Julio Cesar c'è. Così come sul rigore. Fa tutto l'estremo difensore interista: atterra Gargano, si fa ammonire e si stende bene sul tiro angolato battuto dal panteron. Poi i fuochi si spengono fino al fischio finale. A fine gara Mancini sbotta e se la prende con Rizzoli: «Avevo visto bene, la gomitata di Contini a Balotelli era volontaria e il rigore non c'era. Comunque abbiamo ancora sei punti di vantaggio dalla Roma».

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