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Roma, la notte della verità

Francesco Totti

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Stasera all'Olimpico per l'andata degli ottavi di finale di Champions League, arriva il Real Madrid dei fenomeni. Ad aspettare c'è una Roma affamata di vendetta, con lo choc di Torino ancora negli occhi e la rabbia di chi sa di non poter più sbagliare. «L'obiettivo è la Champions» aveva tuonato nei giorni scorsi capitan Totti e proprio su di lui Spalletti conta per tornare a vincere nell'Europa che conta. E le tensioni della vigilia (vedi il litigio di domenica tra Aquilani e Panucci), stanno lì a dimostrare che c'è bisogno di sfogare tutta questa rabbia. Spalletti lo sa e vuole usare questa energia per rimettere in piedi una Roma ferita. «I ragazzi erano tesi, c'è stata una lite ma nessun colpo: normale discussione e ora è tutto chiarito» ha esordito il tecnico giallorosso nella conferenza di rito del pre-gara. Voglia di riscatto dunque e tanta «cattiveria» da mettere in campo: proprio quella che è mancata due giorni addietro a Torino. «I ragazzi sono rimasti male per il ko con la Juve. Sono un po' tesi, ma c'è voglia di indirizzare tutto questo nella giusta direzione. Questa pressione dopo una partita così è positiva. Poi il fatto di avere subito un'altra gara così importante ti dà la possibilità di rimettere a posto le cose e mandare un messaggio chiaro. In questo senso la gara con il Real è l'occasione per dimostrare nuovamente quello che sappiamo fare». Spalletti da fiducia alla sua Roma, ci crede e tiene unito un gruppo che rischia altrimenti di esplodere in mille pezzi. «Io credo nei miei ragazzi, credo al fatto che dopo una sconfitta si determini una reazione e una maggiore motivazione: anche se il blasone del Real già lo fa da solo». E non crede in un Real ridimensionato o in crisi: anzi elogia il gran lavoro di Schuster. «Ha dato qualità ed equilibri nonostante alcune sconfitte. Mi preoccupa il loro collettivo, la facilità di andare in gol e la grande qualità di cui possono disporre. Ma credo anche nella Roma e sono sicuro che si può puntare alla vittoria». E non lo preoccupa nemmeno la condizione atletica di un Totti visto molto giù a Torino. «Di Francesco mi fido ciecamente, da parte mia ci sarà disponibilità e altrettanta certezza di quello che può fare per noi. E lui è molto sensibile a queste cose». Già e stasera contro li Real anche e soprattutto per Totti è vietato sbagliare. Mai come ora la Roma ora ha bisogno di lui... del suo capitano.

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