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Esame di maturità per Mallett & Co.

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Di fronte due squadre che vivono momenti diversi, nonostante siano state entrambe battute nel primo turno dell'RBS Sei Nazioni. L'Italia, che sembra avviata sulla strada di una promettente maturazione, è uscita dal Croke Park tra gli applausi e l'apprezzamento per il lavoro del ct Mallett è stato unanime. Gli inglesi, invece, sono stati protagonisti di un mezzo disastro. Impegnati a Twickenham contro il Galles - fallimentare alla World Cup - i bianchi di Ashton sono partiti bene chiudendo il primo tempo in vantaggio per 16-6. Mischia di ferro, sicura la regia di Gomarsall e Wilkinson, veloci i tre-quarti. I vice-campioni del mondo erano in perfetto controllo del match e questo è continuato fino a 20' dalla fine. Poi, qualcosa si è rotto. Il XV della Rosa ha pian piano perduto le proprie certezze. Poca continuità nel possesso, approssimazione in difesa e perfino Wilkinson si è perduto commettendo un paio di pesanti errori. I gallesi hanno acquisito fiducia fino a marcare due mete in tre minuti che hanno regalato loro la vittoria a Londra dopo venti anni. Inoltre, gli inglesi hanno registrato quattro infortuni a Tindall, Strettle e alle terze linee Rees e Moody. Proprio in terza linea, reparto già orfano dei ritirati Dall'Aglio e Corry e dell'infortunato Easter, Ashton avrà i maggiori problemi. Lo scontro tra i primi cinque uomini delle due squadre sembra in equilibrio, ma la pressione che i mediani Travagli e Masi sono in grado di imporre a Gomarsall e Wilkinson potrebbe essere un fattore decisivo. Un'altra sconfitta per l'Inghilterra sarebbe un disastro clamoroso. Basteranno i nuovi talenti Flood, Tait e Cipriani a salvare Ashton? La risposta alla fame di vittoria degli Azzurri.

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