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UDINE «Vorrà dire che mercoledì a Torino scenderemo in ...

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Ma non può evitare la battuta velenosa, anche se nel merito dell'espulsione di Cesar preferisce non entrare: «Non ci interessano questi episodi» risponde quando gli chiedono un giudizio. «Per come si era messa la partita c'era anche il rischio di poterla perdere. Invece i ragazzi sono stati bravissimi: una prestazione straordinaria perché abbiamo giocato in dieci contro undici contro un avversario di qualità, forte e in gran forma. Malgrado questo ci siamo compattati bene dopo l'espulsione, abbiamo creato molto e concesso pochissimo. Per questo sono molto soddisfatto». L'Inter ha mantenuto in campo le due punte anche in dieci: «Quando si va in inferiorità numerica - ha spiegato il tecnico - mantenendo le due punte, chiedi più sacrificio ai centrocampisti, infatti alla lunga erano un pò stanchi, ma non dai possibilità ai loro difensori di salire. Li tieni sotto pressione e questo era il nostro obiettivo». Sull'espulsione Cesar non condivide ovviamente la decisione di Rosetti. «La prima ammonizione ci stava - ha detto il brasiliano - anche se altre entrate così prima non era state sanzionate. Sul secondo fallo Mesto si è buttato. Ma è stato il guardalinee a segnare il fallo. E Rosetti, dopo un consulto, ha deciso per l'espulsione. Per me affrettata». La Roma è a meno 5, ma capitan Zanetti non si è detto preoccupato. «Siamo i più forti e sappiamo di esserlo - ha commentato - e quindi tutto bene. Contro l'Udinese abbiamo disputato veramente una grande partita».

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