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Fabrizio Fabbri Il falco è tornato ...

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C'è sempre più spirito di squadra e la qualità del gioco è in crescita». Ha mai pensato, in estate, che le strade, tue e della Virtus, potessero separarsi? «Amo questa città. È la capitale d'Italia, qui sto facendo una grande esperienza. È bello vivere a Roma, sono felice di giocare con questi colori addosso. Il mio sogno però resta la Nba. Quindi è naturale che io pensi che prima o poi debba separarmi dalla Virtus». Per rimanere lei ha fatto una scelta inconsueta, rinunciare ad una parte dell'ingaggio. Scommette su se stesso? «In realtà non ho deciso io di rinunciare a una parte di ingaggio. È quello che mi ha proposto la società per restare a Roma dopo che avevo commesso un errore (squalifica di 3 mesi per positività alla cannabis, ndr). Io ho accettato pur di non andare via». Questa estate, nel momento più difficile, è stato Bodiroga ad insistere per la sua conferma. Cosa sente di dirgli? «Dejan è l'unica vera ragione per cui sono a Roma. È un amico, un'importante parte della mia vita». Cosa c'è nell'abbraccio che spesso gli dedichi al termine di partite importanti? «È stato un grande, un vero fuoriclasse, che ha smesso di giocare solo poco tempo fa e immagino cosa significhi stare lì in tribuna a guardare e soffrire, senza poter entrare in campo. Il mio abbraccio è un modo per dirgli che lo capisco, che sono con lui, che lo ringrazio». Quale è il segreto della sua rinnovata vena offensiva? «Faccio tutto quello che mi dice coach Repesa, mi fido di lui. Tutto dipende da questa grande fiducia che ho nei suoi confronti e che lui riversa su di me». Pesic e Repesa. Quali differenze tra i due coach? «Poche. Sono entrambi grandi allenatori e ottime persone. Tecnicamente per tutti e due la prima cosa è la difesa». Può essere l'anno giusto per vincere qualcosa a Roma? «Sì, anche se ogni stagione si ha questa impressione. Sicuramente siamo una grande squadra e miglioriamo di giorno in giorno. Abbiamo tutte le possibilità per poter far bene». Cosa risponde a chi sosteneva che lei e Ray non avreste potuto giocare assieme? «Basta guardarci in campo...». A fine stagione scadrà il contratto. Ci sono le condizioni per restare a Roma? «L'accordo terminerà a giugno. È tutto quello che so».

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