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Repesa: «Roma ora o mai più»

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Sono felice, soprattutto per i ragazzi. Ma ora bisogna continuare a lavorare duro». Più realista del re il tecnico croato. Che quando parla non è mai banale. «La vittoria sul Barca e l'ingresso nelle Top 16 sono un patrimonio su cui investire immediatamente, senza sprecare un minuto. È arrivato il momento del salto di qualità. Con due innesti, da inserire su questo gruppo splendido, possiamo creare una squadra di altissimo livello. Questa occasione non va persa. O ora o mai più». È un messaggio chiaro che Jasko, uno che ha faticato un pò a farsi capire da una piazza umorale come Roma, lancia alla sua società. Intanto si coccola una squadra che non finisce più di stupire. Alla fine del girone d'andata l'accesso tra le belle dell'Eurolega sembrava una missione impossibile. Poi sono arrivate le vittorie. E che vittorie visto che a cadere di fronte alla Virtus sono state Panathinaikos, Real Madrid e proprio il Barcellona. «Ma ora tutto questo è alle spalle. Sono state vittorie bellissime che però vanno circoscritte al momento in cui sono state conquistate. Se vogliamo ottenere qualche cosa di più dobbiamo impegnarci tutti. Noi in palestra e la società sul mercato». Tra tanti eroi a Barcellona, ma uno è spiccato su tutti. Quel David Hawkins che sembrava, dopo la squalifica estiva, destinato a un ruolo marginale. «Se è tornato ad altissimi livelli è perché lui ha creduto in quello gli è stato prospettato. Senza la sua disponibilità, la grande determinazione non sarebbe riuscito a rilanciarsi. Questo dimostra che non ho preclusioni per nessuno. Non si tratta di passaporto, ma di volontà. Ci sono fannulloni italiani, croati, serbi o americani. E gente che ha voglia di sacrificarsi. David è fra questi. E con lui tutti i compagni che hanno conquistato le Top 16».

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