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Sharapova cancella Henin

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È vero che il risultato, un 6-4, 6-0 assolutamente imprevedibile, ha interrotto una serie di 32 vittorie consecutive per la giocatrice belga ma è stato anche la logica conclusione di una partita che la Sharapova ha dominato fin dall'inizio. In semifinale la Sharapova incontrerà la serba Jelena Jankovic che ha battuto in una partita abbastanza mediocre Serena Williams, la detentrice del titolo. Serena sperava di essere almeno competitiva e questo spiega la sua delusione, espressa anche con una spettacolare distruzione di una racchetta in un momento del secondo set. Naturalmente la Jankovic ha lasciato andare le cose per il loro verso, ed ha incassato una vittoria che le vale la terza semifinale della carriera in un torneo del Grande Slam, dopo quelle già raggiunte l'anno scorso al Roland Garros e due anni fa a Flushing Meadows. A proposito di semifinali è questo un traguardo che non era mai stato raggiunto da Rafael Nadal in una delle due prove del Grande Slam che si giocano sul cemento. Nieminen è un mancino che dopo essere stato per cinque o sei anni tra il numero 40 ed il 60 del mondo, quest'anno ha compiuto un salto di qualità. Avesse vinto il primo set l'incontro avrebbe potuto avere un'altra storia. In semifinale anziché il lunatico russo Mikhail Youzhny, Nadal troverà l'ultima scoperta del tennis francese, quel Jo Wilfried Tsonga che aveva già battuto due giovani di grande talento come lo scozzese Murray ed il connazionale Gasquet. Nelle due gare juniores già fuori gli otto azzurri (quattro ragazzi e quattro ragazze) che avevano lodevolmente affrontato la trasferta. Non so come sarà giudicato dalla nostra Federazione un bilancio di due vittorie e 8 sconfitte, a me sembra poco incoraggiante per un movimento che essendo piuttosto debole al vertice avrebbe bisogno di essere rinforzato da qualche giovane.

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