Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Spiccioli di partita a Bergamo con ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Pronto dal primo minuto perché De Rossi sarà squalificato dal giudice sportivo e il posto da mediano è lì ad aspettarlo. «Sono contento - ha detto ieri Aquilani - con l'Atalanta ho giocato tre minuti e oggi un po' di più e spero averlo fatto in crescendo». Non è al top e si vede, ancora qualche problema psicologico che non smentisce. «All'inizio ero titubante, poi via via che la partita proseguiva mi sono tranquillizzato». Spalletti lo ha schierato più avanti, nel ruolo di Perrotta. «Io mi trovo meglio come mediano, pero non ho problemi a giocare piu avanti. Abbiamo vinto, tre punti importanti e sono felice». E poi il principino guarda avanti, punta il Real Madrid e aspetta Donadoni. «La Roma può battere chiunque in una partita singola, compreso il Real Madrid. È stimolante - ha detto a Sky - sapere che Donadoni mi sta aspettando per gli Europei. È uno dei miei obiettivi, voglio riconquistare la sua fiducia e farò di tutto per tornare in nazionale». Un tiro sul palo e un rigore rimediato. Taddei è stato decisivo ancora una volta. «Non sono al top. Dopo tre giorni di febbre, ho fatto il massimo. I nostri 42 punti sono tanti, ma non sufficienti, dobbiamo metterci più concentrazione per arrivare allo scudetto». Ferrari e Vucinic escono soddisfatti dalla partita dell'Olimpico: stavolta niente fischi. Il difensore, ancora in attesa di un rinnovo che forse non arriverà, si toglie un sassolino dalla scarpa. «Oggi (ieri, ndr) la gente mi ha concesso di giocare libero di mente - sono convinto che i tifosi siano intelligenti e sappiano riconoscere l'impegno. Ora dobbiamo cercare di non far rimpiangere Juan anche nelle prossime partite». Oggi è previsto un contatto tra il suo manager Corci e il ds Pradè, possibile un incontro mercoledì a Genova prima di Samp-Roma. Sull'argomento fischi Vucinic se la cava con diplomazia: «Non ho avuto nessuna difficoltà, sono tranquillo. Ognuno può pensare quello che vuole perché paga il biglietto». Anche Cassetti è tornato, il solito treno sulle fasce. «Mi sento bene, sono tranquillo, abbiamo fatto una grande partita, rischiato poco e creato molto. Forse potevamo chiuderla prima, ma non fa niente. L'Inter? C'è ancora tutto il girone ritorno e ci potranno essere delle sorprese. Speriamo che prima o poi si fermino». Se non è successo neanche ieri col Parma forse diventa inutile anche sperare. Luc. Fal.

Dai blog