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Addio a Duilio Loi, alfiere della boxe italiana

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Duilio loi

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È stato campione d'Italia e d'Europa dei pesi leggeri e dei welter ma soprattutto è stato campione del mondo dei welters junior quando c'era un solo campione per ciascuna categoria di peso. Dal 1952 al 1960, prima di lasciare spazio alla generazione che aveva dominato le Olimpiadi di Roma, è stato l'alfiere della nostra boxe, protagonista di memorabili serate milanesi anche se sono riuscito in un paio di occasioni a farlo combattere a Roma. Mi ricordo la lezione di intelligenza pugilistica da lui impartita al picchiatore francese Serafin Ferrer, la terza e ultima sfida con Carlos Ortiz, messo anche al tappeto. Con Ortiz aveva riempito lo stadio di San Siro il 1° settembre del 1960 durante le Olimpiadi di Roma prendendosi la rivincita per una sconfitta subita contro lo stesso pugile nel 1959 sul ring di San Francisco. Era veloce e furbo, trovava immediatamente la chiave per girare l'incontro a proprio favore. Solo il nero americano Eddie Perkins, affrontato tre volte a fine carriera, gli ha posto delle difficoltà. Un bilancio di un pareggio, una sconfitta ed una vittoria non ha soddisfatto il suo orgoglio e, da campione autentico, ha deciso di abbandonare l'attività quando avrebbe ancora potuto prendersi delle soddisfazioni. Sapevo che era ammalato per cui la notizia non mi ha sorpresa ma mi ha ugualmente addolorato. Rin. Tom.

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