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Per Ferrari e McLaren battesimi senza padrini

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Ho qualche dubbio in più, invece, sulla reale capacità di funzionare della McLaren che sarà svelata presso il Museo Mercedes di Stoccarda proprio mentre Raikkonen starà assaggiando la rossa. Ma anche nel caso degli anglotedeschi sono sicuro che la MP4-23 verrà comunque messa in moto subito dopo. La speranza di tutti gli uomini di buona volontà è che il Mondiale in arrivo ci risparmi i veleni e gli scandali di quello conclusosi a ottobre col ribaltone di Interlagos. È però quanto meno curioso dover già rilevare che i principali protagonisti del corpo a corpo che ha infiammato il 2007 - Jean Todt della Ferrari e Ron Dennis della McLaren - potrebbero entrambi disertare l'imminente rito propiziatorio. Nel caso di Todt, anzi, il forfait è sicuro. L'amministratore delegato della Ferrari rientrerà a Maranello soltanto lunedì, in tempo per assistere ai primi test della macchina nuova ma non al suo battesimo. L'assenza è per certi versi clamorosa. Todt è alla Ferrari dal 1. luglio del 1993 e per lui questo lancio riveste - o quanto meno dovrebbe rivestire - anche uno speciale significato simbolico, visto che la F2008 sarà la quindicesima monoposto della sua "era". All'origine della decisione c'è di certo il fatto che egli non è più tecnicamente responsabile della Ges (il reparto corse ferrarista). Ma per quale motivo? Conoscendolo bene, io propendo per la discrezione: Todt, voglio dire, preferisce non esserci per lasciare il palcoscenico al suo successore Stefano Domenicali e agli altri quarantenni che lo affiancheranno nella conduzione della leggendaria Scuderia. Però c'è anche chi insinua che i rapporti fra la Ferrari e il manager francese non siano più così idilliaci e che l'assenza di domenica preluda addirittura a un addio a fine stagione, tanto più che il presidente Montezemolo ha già annunciato che da primavera, quando scadrà il suo mandato in Confindustria, passerà molto più tempo a Maranello. In quanto a Ron Dennis, non sappiamo ancora se lunedì sarà presente o no al lancio della MP4-23. Quel che sappiamo è che la pomposa cerimonia è stata imposta dalla Mercedes (infatti si svolge nel quartier generale della Casa tedesca anziché in Inghilterra) mentre Ron Dennis avrebbe preferito mandare la macchina in pista senza celebrazioni. Poiché si vocifera che i tedeschi ne abbiano le tasche piene del borioso Ron e del suo catastrofico modo di gestire il team, sarà interessante verificare che cosa accadrà a Stoccarda: se Dennis non ci fosse potrebbe essere la conferma che stanno per farlo fuori.

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