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Luca Fallica Quando l'anno scorso ...

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Ieri invece, una volta saputo dell'abbinamento con il Real Madrid, il tecnico di Certaldo non ha nascosto un po' di delusione. «Preferivo il Porto o il Siviglia. Mi è sembrato vedere facce felici dopo questo abbinamento, ma per me c'era la possibilità di pescare meglio». E pensare che poco prima da Nyon il dirigente Tempestilli aveva detto il contrario: «Vi svelo un segreto, Spalletti voleva incontrare proprio il Real». È ancora Madrid, quindi, e sarà la quarta volta che la Roma incrocia le merengues, prima sfida in assoluto ad eliminazione diretta. In sei gare complessive si conta solo un successo giallorosso: finì 0-1 al Bernabeu. Poi tre sconfitte in casa, un'altra in Spagna e un pareggio. La Roma riceverà il Real il 19 febbraio (ritorno il 5 marzo), per Spalletti la prima in casa non è un problema. «Non ha un valore importante sotto l'aspetto del passaggio del turno» dice il tecnico. Per Francesco Totti il ritorno a Madrid, dove fu fischiato e applaudito, e dove poteva andarsene a giocare qualche anno fa. «Sono contento di avere pescato il Real - dice il capitano a Roma Channel - rispetto la squadra, che è di livello internazionale, una delle più forti, ma sappiamo di poter fare bene e qualunque avversario avessimo incontrato sarebbe stato difficile. Personalmente ho bellissimi ricordi del Bernabeu, è una partita che ci dà uno stimolo in più non solo perché troveremo di fronte tanti campioni: è un ottavo di Champions, chi vince passa e quindi cercheremo di affrontare la gara con il migliore spirito». La Sensi ci crede: «Sarà importante la sfida di ritorno, spero di vedere la stessa Roma di Lione». Bruno Conti è ancor più ottimista: «Affronteremo una squadra di gran blasone, ma siamo molto contenti di questo sorteggio». Ci sono tanti motivi che rendono questa sfida affascinante. Il presidente Calderon potrà ammirare da vicino De Rossi, richiesto a più riprese alla Roma, Panucci tornerà a Madrid dove vinse uno scudetto con Capello in panchina, per Giuly sarà un «clasico» per i suoi trascorsi a Barcellona. E mentre Doni è fiducioso, «manca tanto tempo, ci penseremo quando arriverà ma possiamo farcela e non mi spaventano Van Nistelrooy, Robinho e Raul», da Madrid Baptista parla di «avversario abbordabile» e il dg Mijatovic dice che la Roma «è una squadra scomoda con tanti campioni, gioca e lascia giocare e quest'ultimo aspetto mi piace molto». Anche a Trigoria piace molto quest'aspetto, di sicuro sarà una gran partita.

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