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Giorgio Cerbai Una moto vestita da scooter? Meglio ...

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Un mix vincente che abbina la sicurezza e la stabilità delle moto alla comodità e praticità degli scooter. A livello estetico è stato arricchito con un parabrezza maggiorato nuovo il disegno del parafango, come il cruscotto dove il carburante è indicato in modo analogico ed in basso troviamo il display digitale per chilometraggio, ora e contagiri. Adesso la sella si apre al contrario: sotto lo spazio non cambia ma l'accessibilita? migliora. Completamente rivista la coda, che ha preso le tipiche sembianze da moto, piu? appuntita e slanciata, in linea con lo scarico maggiorato. Il tutto poi è amabilmente amalgamato dall'inconfondibile sound del bicilindrico parallelo di 499 cc made in Iwata, che elargisce a piene mani emozioni a non finire. Il motore a 4T raffreddato a liquido, con distribuzione a doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro ed alimentazione ad iniezione elettronica, eroga una potenza massima dichiarata all'albero di 44 cv sfruttabili fino alla soglia dei 7500 giri, dove si raggiunge la velocità massima di 160 km/h, indicata 180. Il tutto è accompagnato da un reparto ciclistico da moto, dal nuovo telaio in alluminio estruso e pressofuso che ha contribuito all'alleggerimento della massa (-5 kg) e alla maggiore rigidita? torsionale, al forcellone a doppio braccio fuso in alluminio con monoammortizzatore orizzontale sotto al motore. Non mancano poi, una forcella teleidraulica, grandi ruote (da ben 15") ed un impianto frenante a doppio disco anteriore. Insomma massimo divertimento, quello che si prova in sella al TMax, una sinfonia di rumori che ci ha accompagnato per tutta la durata della prova e che si è riversata nel valzer di curve del percorso. Alla fine il risultato è «amore a prima vista», tanto che la voglia di andarlo a comprare ci fa dimenticare anche il prezzo (un po' salato), 9.195 euro, che occorre per farlo nostro. Ma è certo che quei soldi che ci sono in più rispetto ad uno scooter tradizionale, sono del tutto giustificati, perché questa è una moto e gli altri «solo» degli scooter. Le uniche due cose che lo fanno assomigliare ad uno scooter sono il «vestito» e la posiziOne di guida. Senz'altro non si inforca come una moto ma ci si siede come su uno scooter, ma su strada la differenza si sente eccome. I curvoni autostradali vengono affrontati senza la minima difficoltà a gas spalancato e non va mai in crisi davanti alle congiunzioni orizzontali o ai tagli longitudinali della strada. Il motore poi, è una vera libidine, l'erogazione è piena e lineare, ben gestibile in basso e con una progressione eccezionale dagli 80 km/h in su (si arriva in un lampo a 140 km/h indicati). Chi ne scenderà non capendo la differenza tra questo e gli altri scooter, è meglio che lasci le due ruote e torni a far la fila in automobile…

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