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Ancora un piccolo sforzo, tra una ...

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Buon turno, questo sedicesimo, nobilitato da ben quattro classiche, oggi Torino-Roma, Cagliari-Inter e Sampdoria-Fiorentina, dopo il più appassionante dei due anticipi di ieri, quello dell'Olimpico tra Lazio e Juventus. Grandi meriti dei romani, alla migliore prestazione stagionale, ma non basta. Parate di Buffon, sfortuna sotto porta, però anche due ingiustificabili praterie per Del Piero, che porta la Juve ad affiancare per il momento la Roma sul secondo gradino. Da favorite, ma in trasferta, le protagoniste di un duello per il momento non proprio ad armi pari. Però né all'Inter né alla Roma, secondo quanto è puntuale nel proporre il nostro campionato, è consentito pensare a una domenica priva di insidie. A Cagliari potrebbero trovare qualche impaccio perfino i carri armati di Mancini, nonostante la classifica parli di ventisette punti di differenza tra le due squadre, un abisso a un terzo del cammino stagionale. Dovranno infatti affrontare la disperazione di una formazione partita con buoni propositi e adesso sul fondo della classifica, alle prese anche con le angustie dettate dalla poco edificante vicenda che ha visto protagonisti Foggia e Marchini. Nedo Sonetti è bravo a gestire i momenti meno felici, però stavolta sarà veramente dura sottrarsi all'ennesimo ripensamento dell'indefinibile Cellino. Considerato l'attuale distacco, sembra più complesso l'impegno della Roma sul campo del Torino di Novellino, penalizzato da una posizione inedeguata rispetto alle ambizioni di partenza, però onestamente in linea con quanto finora messo in mostra. La prima parte della stagione ha celebrato una sontuosa Roma da trasferta, nonostante la parentesi di Livorno, poco incoraggiante. Non ci sarà Totti, il cui rientro è stato un po' affrettato, secondo ammissione dello stesso Spalletti, però la sola anti-Inter del momento dispone ora di affidabili risorse, il recupero di Cassetti e quello, probabile, di Perrotta, inducono a dare fiducia a una squadra che non può consentirsi il lusso di veder dilatarsi un distacco di proporzioni già considerevoli da una vetta saldamente presidiata.

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