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Tiziano Carmellini [email protected] Dimostrare ...

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Dal punto di vista classifica la gara ha ben poco da dire con il girone F già vinto dagli inglesi e i giallorossi secondi. Ma la sfida contro il Manchester, da quel 10 aprile, ha inevitabilmente un'altro sapore. C'è voglia di riscatto, di mostrare qualcosa anche se di quella squadra stasera all'Olimpico ce ne sarà ben poca. Il tecnico inglese non ha voluto rischiare lasciando molti titolari a casa compreso Cristiano Ronaldo: che dopo il libro che svelava retroscena inquietanti proprio in quella serata maledetta, il portoghese è nella lista «nera» dei giallorossi. Non giocherà, meglio così. «Sarà un match emozionante perché andremo a incontrare uno dei club più forti del mondo - attacca il tecnico giallorosso - dovremo misurarci contro la loro bravura, facendo vedere quanto mostrato in occasione del 2-1 dello scorso anno e anche della partita all'Old Trafford persa per 1-0. Dimenticando insomma il clamoroso 7-1. Cosa mi aspetto? Solo un modo corretto di interpretare la partita. Mi aspetto maturità da parte della squadra. Dobbiamo essere forti nella testa ed esprimerci al meglio. E se non lo faremo vorrà dire che non abbiamo capito nulla e non possiamo ambire a nulla». E non interessa al tecnico della Roma se il Manchester giocherà con giovani e riserve. «Non credo sarà così. Io comunque starò attento a non stravolgere la squadra, sicuramente qualche cambio ci sarà: diciamo che sarà una via di mezzo. Totti? Ha bisogno di giocare per ritrovare la condizione e sarà in campo». Smorza invece i toni sulle polemiche arbitrali e sui presunti torti subiti dalla Roma. «La penso sempre uguale, escludo qualsiasi ipotesi di complotto. Ci possono stare degli errori come nel caso del gol annullato a De Rossi, ma sono cose che vanno accettate. Bisogna spostare il mirino, invece, verso un modo corretto di preparare le partite». Quindi un passaggio su Mancini e sul nervosismo mostrato dal brasiliano che comunque è il più «sostituito» dal tecnico toscano. «Lui sta rendendo al di sotto delle sue possibilità. Forse ha influito anche l'infortunio che ha subito a inizio stagione. Lo cambio sempre? Non mi chiedete perché, forse l'errore è quello di averlo fatto giocare troppo. Deve cambiare le espressioni che ha quando esce visto che quando parla ai giornali è bravo. È la prestazione che conta, non i minuti passati in campo». Chiusura sul mercato. «Cicinho sta facendo quello che deve fare, ha giocato poco perché i compagni di reparto si sono comportati bene. Vuole andare via? Per quanto mi riguarda resta qui». E intanto stasera all'Olimpico ci sarà Corci il procuratore di Ferrari: domani nuovo incontro a Trigoria per il rinnovo di un contratto tutt'altro che scontato.

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