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Giancarlo Baccini Sono state ...

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Pur confermando quanto era stato facile intuire - che, cioè, la squadra di Briatore se l'è scampata bella grazie alla collaborazione offerta agli inquirenti e all'assenza di prove che avesse effettivamente fatto uso del materiale confidenziale sottratto alla McLaren - il lunghissimo e dettagliato documento che ricostruisce la vicenda conferma anche che siamo di fronte a un nuovo, sia pur piccolo, scandalo. Andiamo in ordine cronologico. 1) Il tecnico McLaren Philip Meckereth si trasferisce alla Renault nell'ottobre del 2006 portandosi dietro una massa di informazioni, delle quali circa il 15% riguardano materiale tecnico relativo alle monoposto 2006, 2007 e 2008 della scuderia inglese. 2) Meckereth fa copiare tutto il materiale nel sistema informatico della Renault ma nella sua directory personale, cui solo lui può accedere. 3) Successivamente, egli porta all'attenzione di altri tecnici della sua nuova squadra soltanto 4 dei disegni che ha portato con sé. Il primo riguarda il sistema di alimentazione del motore Mercedes, e ai francesi non serve a niente perché il loro è totalmente differente. Il secondo riguarda il cambio, e l'interesse che suscita è meramente "accademico" perché la Renault ha appena finito di progettare i suoi cambi fino al 2008 e il concetto con il quale funzionano è troppo diverso per implementare elementi esterni. Il terzo e il quarto riguardano un dispositivo smorza-oscillazioni definito «J-damper» sul quale effettivamente gli ingegneri francesi si mettono a indagare con lo scopo di dimostrarne l'illegalità (non dimentichiamo che la Renault s'era da poco vista mettere fuorilegge il suo, di sistema anti-oscillazioni, il famoso «mass-damper»). Solo che non ne capiscono bene il funzionamento e quando chiedono alla FIA se un sistema del genere sarebbe illegale si sentono rispondere di sì e perciò lo accantonano (in realtà il vero modo in cui funziona rende il J-damper regolare). C'è anche un quinto disegno, quello che descrive tutte le misure della MP4-22, ma il file non è stampabile e non c'è prova che Mackereth lo trasmetta a qualcuno. 4) Mackereth viene confidenzialmente informato che un tecnico che ha appena compiuto il percorso inverso del suo ha spifferato a Ron Dennis e soci la storia dei progetti McLaren da lui girati agli ingegneri Renault. Si precipita dunque ad avvertire i propri superiori i quali, il 7 settembre 2007, si autodenunciano alla FIA e si mettono a completa disposizione degli inquirenti e della McLaren. E allora, dov'è lo scandaletto, direte voi, se i Briatore-boys non hanno copiato niente e si sono di propria iniziativa consegnati mani e piedi alla giustizia? Beh, innanzi tutto sta nel fatto che quei 4-5 disegnini la Renault se li è studiati ben bene prima di accorgersi che erano inutili. Che sarebbe successo se invece fossero stati utilizzabili? E poi sta, soprattutto, nel fatto che se una spia non avesse avvertito Mackereth che la McLaren ormai sapeva la Renault non si sarebbe né autodenunciata né dichiarata colpevole come ha fatto quando Mosley, o chi per lui, gli ha garantito l'impunità di fatto. Una brutta storia, insomma. Ma ormai ci abbiamo fatto il callo.

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