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Alessandro Austini [email protected] Mettetegli di ...

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Domani a Livorno proverà a ripetersi, sperando che stavolta sia tutta la Roma a sorridere. Tra i nuovi arrivati, finora Giuly è il vero valore aggiunto. Sempre presente e spesso decisivo, in campionato ha messo insieme tredici presenze su quattordici giornate partendo otto volte dall'inizio. Lo stesso dovrebbe accadere domani al «Picchi», uno stadio dal quale la Roma è tornata con un punto e tanti rimpianti negli ultimi due anni. Dopo l'ottima prestazione con gol a Kiev e una altrettanto importante in casa con l'Udinese, il piccolo francese è rimasto a guardare per un'ora mercoledì scorso e ora è pronto a riprendersi il posto dietro Totti. A farne le spese dovrebbe essere Vucinic che nell'ultimo mese e mezzo non ha mai avuto la possibilità di rifiatare. Ma non mancherà occasione per rivedere il montenegrino in coppia col capitano. Perrotta non è pronto: a Trigoria sperano di riaverlo domenica 16 nella sfida esterna di campionato col Torino. Sempre contro i granata, tre giorni dopo in Coppa Italia, si rivedrà Aquilani. Ieri mattina si è allenato sui gradoni, poi si è sottoposto ad una risonanza magnetica a Villa Stuart con esito confortante. La lesione al retto femorale è completamente sparita e già da oggi potrà allenarsi in gruppo. Stavolta la riabilitazione a Cesenatico è stata meno utile del previsto e il medico sociale Brozzi non risparmia polemiche. «Quando Alberto è tornato - spiega a Roma Channel - eravamo preoccupati: l'ho ritrovato come l'avevo lasciato. Mi sono confrontato anche col medico della Nazionale Ferretti e da lì il ragazzo ha iniziato un lavoro stupendo grande passione». Migliora anche Cassetti. La lesione al flessore è minima, circa un millimetro, e già da lunedì dovrebbe allenarsi in campo: probabile un rientro prima della fine dell'anno. Non sta benissimo Brighi, che combatte con un problema alla coscia derivante dalla schiena. Spalletti cambierà poco rispetto alla formazione anti-Cagliari: Cicinho e Ferrari le uniche possibili varianti. Potrebbe riposare Juan, non Mexes «Sarà una gara difficile - dice il francese - ma non possiamo fallire se vogliamo lottare per lo scudetto fino in fondo». Mexes si toglie un altro sassolino della scarpa in chiave nazionale. «In Francia si dimenticano dei giocatori che militano all'estero. Io comunque all'Europeo ci penso, sarebbe bello affrontare i miei compagni dell'Italia». Domenech permettendo.

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