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Spalletti può sorridere «Una grande impresa»

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«Peccato, perché i ragazzi per come hanno condotto il girone avrebbero meritato di potersi giocare nell'ultima gara il primo posto Però bisogna essere sereni e tranquilli per aver passato il turno con due turni di anticipo, va bene così». Non parla dell'infortunio di De Rossi che liquida con un secco: «Chiedetelo al medico, così non creiamo malintesi...». Tanto per stemperare la tensione col dottor Brozzi. Gli è piaciuto invece l'atteggiamento di Vucinic che aveva detto di non aver toccato il pallone nell'occasione del primo gol. «Sì, e ancora di più il fatto che Panucci abbia detto che Vucinic è stato fondamentale per il gol». «Ci siamo qualificati in un girone difficile - prosegue felice il tecnico giallorosso - questo dimostra la disponibilità dei ragazzi. Abbiamo fatto gol, buone trame offensive, la squadra è rimasta corta, compatta e pressava. Bravi i miei, nella testa sapevano cosa dovevano fare». Quindi il tecnico giallorosso passa in rassegna i suoi giocatori entrando anche nel merito delle scelte tecniche. «Vucinic è un giocatore moderno che sa fare tutto e come ho già detto può coesistere con Totti. La scelta di Giuly? L'ho fatto giocare perché Brighi non stava bene (affaticamento ndr) e avendo tolto anche Mancini lì davanti mancava un po' di qualità». In chiusura un saluto all'amico Prandelli per la scomparsa della moglie. «Gli mando un abbraccio». La gioia è negli occhi e nelle parole anche dell'ad giallorosso Rosella Sensi. «La qualificazione non era affatto scontata e questa partita è un bel segnale della Roma. È stata una partita importantissima e bisogna dare il giusto merito ai ragazzi». Non recrimina sul successo del Manchester che ha spento le speranze giallorosse di chiudere in testa il gruppo F. «Nessun rammarico è un ottimo secondo posto la soddisfazione di battere gli inglesi c'è già stata, speriamo di ripeterci. Vucinic? È quasi una certezza, mi auguro che cresca ancora e migliori e che possa superare anche Ibrahimovic». Tiz. Car.

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