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L'Udinese è tra le grandi

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La squadra di Marino gioca un buon calcio con interpreti di qualità in tutti i reparti. Lo si è visto contro il Siena che Beretta ancora non è riuscito a rilanciare. A Udine del resto era difficile perchè ora come ora i friulani sono forse una delle squadre più in forma del torneo. La Roma, che attende i friulani domenica all'Olimpico, è avvisata. In difesa può contare su elementi di assoluto affidamento con Lukovic su tutti. Il serbo, infatti, non solo è una roccia nel corpo a corpo, ma come pochi è in grado di rilanciare subito l'azione trasformando la fase difensiva in fase offensiva. A centrocampo Inler e D'Agostino sono una certezza. Soprattutto lo svizzero è in grado di fare da frangiflutti, ma anche di andare al tiro quando serve. E poi l'attacco che fa scintille. Dove oltre agli azzurri Di Natale e Quagliarella Marino può contare anche su Pepe e Floro Flores due che sanno ripiegare e anche segnare. Marino schiera, come previsto, Coda per lo squalificato Zapata e Zapotocny per l'infortunato Mesto. Beretta risponde con un Siena molto coperto, con Locatelli a rinforzare il centrocampo subito dietro l'unica punta Maccarone. I ventidue in campo danno vita a un inizio di gara alquanto altalenante. L'Udinese non riesce ad aggirare la retroguardia del Siena che nelle ripartenze è sempre molto pronto. Il gol del vantaggio friulano arriva solo al 43' e porta la firma di Quagliarella che mette facile facile alle spalle dell'estremo difensore del Siena su invito ficcante di Pepe. Poi Felipe, già ammonito, perde le staffe e Pierpaoli lo manda anzitempo negli spogliatoi. Il Siena cerca di approfittare della superiorità ma si espone ai contropiede dei padroni di casa che fanno sempre molto male. Il raddoppio bianconero arriva al 35' con Di Natale ben servito dal collega di reparto Quagliarella. Poi è solo accademia.

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