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Siviglia: «Lazio, rialziamo la testa»

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Difesa incerottata, ma nel momento di piena emergenza torna Sebastiano Siviglia. «Mi sono allenato 4 volte con i miei compagni - ha dichiarato ieri in sala stampa il giocatore - sto bene, il ginocchio è a posto. Sono a disposizione del tecnico, è lui che dovrà decidere». E Rossi sfoglia la margherita, con l'ostacolo Parma da superare e la testa all'Olympiacos: con i greci mancherà sicuramente Cribari - squalificato - che cercherà in exstremis di recuperare per la sfida contro gli emiliani: pochissime le speranze di vederlo in campo. L'allenatore di Rimini dovrà valutare le condizioni del rientrante Siviglia, fermo da più di un mese e fino a oggi bloccato da un'odissea che va avanti da luglio scorso. «È evidente che la mia condizione fisica non può essere quella di uno che gioca e si allena regolarmente e con continuità - afferma Siviglia - mai ero stato costretto di restare fermo per 4 mesi, è stato un periodo interminabile. Siamo in una situazione delicata, anche decisiva, e sono contento di essermi ristabilito proprio alla vigilia di appuntamenti importanti. Siamo una squadra di rango, tra le prime otto del campionato: la Lazio non è certo la squadra vista in questo avvio di campionato». Domenica all'Olimpico arriva il Parma in una sfida che i biancocelesti non possono fallire. «Non dobbiamo sottovalutare questo impegno - conclude il difensore - sono una squadra preparata, e con la Juve hanno già dimostrato il loro valore». Il tecnico laziale sembra orientato a riproporre il modulo già attuato contro il Werder Brema: 4-2-3-1 con due mediani bassi a protezione della difesa e tre rifinitori alla spalle dell'unica punta. Mauri, Meghni e Pandev avranno il compito di coadiuvare Rocchi. Ledesma e Firmani giocheranno davanti alla difesa, reparto che vedrà il ritorno di Siviglia accanto a Stendardo, e Scaloni con De Silvestri sulle fasce.

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