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La conferma di Donadoni è nella logica

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Dunque l'uscita di scena dell'Inghilterra ha regalato fuochi d'artificio a questa serata conclusiva delle qualificazioni europee. Le quattro caselle ancora vacanti vanno a occuparle la Russia, faticando ad Andorra, il Portogallo e la Turchia. Nessun problema di usura per gli Azzurri che Donadoni ha mandato in campo a Modena, tutti abili e arruolati per gli impegni del fine settimana, praticamente un galoppo di allenamento contro una formazione di dilettanti. Chiaro come non sia mai piacevole provare a far gioco contro le Far Oer, disposte alla difesa con dieci uomini a ridosso della loro area di rigore, ma i nostri bravi ragazzi non si sono lasciati prendere né dall'affanno quando il risultato era ancora bloccato, né al calo mentale dopo l'autorete che dopo dieci minuti aveva dissolto ogni possibile fantasma. Confermati soltanto tre dei titolari di Glasgow, ma se le seconde linee si chiamano De Rossi, Iaquinta, Perrotta, Oddo, Chiellini, Grosso si può vivere serenamente, consentendo un tranquillo esordio a Palladino e una serata senza palpiti ad Amelia. In fondo, la partita serviva soltanto a chiudere il girone al primo posto, traguardo sorprendente dopo quella partenza tutt'altro che autorevole. Donadoni resta tranquillo, in attesa del rinnovo di un contratto in scadenza. Ma sarebbe ridicolo, dopo la fiducia accordata dalla Federcalcio al cittì nei momenti difficili, vi fosse una inversione di tendenza. E adesso occhi puntati sulle urne europee: con inevitabile trepidazione imposta da un criterio di sorteggio che è già benevolo definire folle.

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