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Virtus, attenta alla rabbia di Milano

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Ma non basta. È anche Bodiroga che torna di fronte ai tifosi cui nel 1996, con Boscja Tanjevic in panca ed il marchio Stefanel sulle canotte, regalò l'ultimo tricolore della storia meneghina. C'è tanto insomma, mille storie che s'intrecciano ed un attualità che parla di una Milano che cerca di risollevarsi dalle tante difficoltà di questa stagione che hanno portato al cambio della guardia alla guida con Markovski sostituito da Attlio Caja, che s'è costruito fama e credibilità nella capitale e che oggi cerca di trascinare fuori dalle secche un'Armani Jeans che doveva puntare ad essere una delle antagoniste di Siena e che invece oggi si trova con un piede fuori dall'Eurolega ed in affanno in campionato. La purga, in casa Olimpia, è già iniziata rinnegando la campagna acquisti messa su da Ginone Natali, che ha pagato con l'addio, e da Giorgio Corbelli che annuncia al mondo di voler vendere ma che resta ancorato alla sua sedia di numero no delle scarpette rosse. Via Gaines e Tourè, approdati rispettivamente a Treviso e Cantù, e Gadson. E oggi non ci sarà neppure Massimo Bulleri, ma non per scelte tecniche ma solo perché quando piove spesso tutto si trasforma in temporale. Distorsione ad una caviglia per lui, con sospetta lesione ai legamenti per tre mesi di stop. Ed allora Roma, in cui rientrerà Bagnoli, dovrà provare ad approfittarne. Oggi a Milano si aprirà la prima di una serie di tre trasferte che dopo Milano la porterà a Belgrado in Eurolega e poi a Cantù. «Ci attende una gara - dice Repesa - contro una squadra che vuole vincere a tutti i costi. Milano è un società importante che saprà sicuramente venire fuori dal momento difficile che ha vissuto ad inizio stagione. Noi dobbiamo pensare ad una partita per volta, dimenticare l'Eurolega almeno sino a oggi pomeriggio».

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