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Puntiamo su Meghni È un mix perfetto tra D'Amico e Veron

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La Lazio, dopo la sosta, troverà Parma e Siena: due partite dove i nostri devono assolutamente far punti altrimenti il campionato diventa un incubo. Nell'Inter ritroveremo Mancini in panchina e Cesar in campo. Entrambi furono il simbolo di quel campionato esaltante che i tifosi della Lazio ricordano quasi quanto lo scudetto del 2000. Poi c'è la storia di un ragazzo la cui frase che gli hanno ripetuto spesso è questa: «somiglia a Zidane, ha i numeri per esplodere. Però è discontinuo...». Si chiama Mourad Meghni ed è nato il 16 aprile 1984. L'altra sera finalmente ha tirato fuori una prestazione da campione trascinando con due sue invenzioni la Lazio alla vittoria. Adesso però arriva il difficile. Pensando alla storia dei giocatori della Lazio, che hanno le sue caratteristiche, credo che lui sia una via di mezzo tra D'Amico, Ghio, Ciro Muro e Veron. Il francese, con un po' di fantasia, ha l'estro di D'Amico, il fisico di Ghio, il tocco di Muro e le intuizioni di Veron. Se mi sono sbilanciato, ditemelo...

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