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«Tre giornate di squalifica? Un ergastolo»

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Comportamenti da censurare ma senza dubbio diversi l'uno dall'altro. Diversi per tutti ma non per il giudice sportivo che ha applicato a Mutarelli la stessa sanzione. «Non mi aspettavo una squalifica così lunga - ha dichiarato il laziale - anche perchè 3 giornate sono davvero tante. Mi hanno dato l'ergastolo. Spero almeno che d'ora in poi venga applicato con tutti lo stesso metro di giudizio». Sarcastico il centrocampista biancoceleste che ha poi spiegato quanto successo in campo: «Ho perso la testa per un attimo mandando a quel paese Dondarini ma subito dopo mi sono andato a scusare negli spogliatoi. Purtroppo non sono riuscito a trattenermi e di questo faccio mea culpa, ho sbagliato e ne sono consapevole». La società comunque, di comune accordo con il calciatore, presenterà ricorso per ridurre almeno di un turno la squalifica, sperando di metterlo a disposizione del tecnico già dalla partita Siena - Lazio del 2 dicembre. Insieme a Mutarelli, contro l'Inter mancheranno anche Mudingayi (squalificato), gli stirati Zauri e Pandev più i lungodegenti Siviglia, Mauri, Del Nero e Diakité. Firmani, dopo la distorsione alla caviglia, potrebbe recuperare già contro l'Inter, così come gli acciaccati Behrami e Scaloni, che hanno svolto lavoro differenziato solo per precauzione. Rimane in dubbio Meghni che alla fine dovrebbe scendere in campo. Makinwa affiancherà Rocchi in attacco.

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