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Spalletti: «Buttate via tante occasioni d'oro»

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Ma stavolta le colpe della squadra sono evidenti, come alcune valutazioni del tecnico: troppi i giocatori fuori ruolo, troppe riserve in campo nel finale. Gli infortuni e la squalifica di De Rossi rappresentano una grossa attenuante, ma sul banco degl imputati ci finisce comunque anche Spalletti che prova a difendersi. «Si possono fare tutti i discorsi che vogliamo - attacca l'allenatore giallorosso - ma quando hai dieci occasioni nette e non segni poi devi pensare a difenderti perché il gol rischi di prenderlo, succede sempre così. Se ci capitano le palle buone e non le sfruttiamo, le partite non si vincono: è tutta lì la spiegazione di questo pareggio. Il resto sono solo cavilli». Colpa soprattutto di Vucinic, insomma, anche se Spalletti non lo nomina. «Ci è andata bene - prosegue il tecnico - partite del genere rischi anche di perderle. Non si è fatto gol su palloni facilissimi, la concretezza fa la differenza. Se poi loro si trovano due eurogol noi dobbiamo tornare a casa a riflettere e farne una sintesi utile per le prossime gare». La Roma del secondo tempo è sembrata alle corde per troppi minuti. «Abbiamo sofferto perché non finalizziamo. Gli altri si sono guadagnati le situazioni importante lì davanti, noi le abbiamo regalate». Forse le energie perse nel derby sono state fatali. «Troppo turn over? Non è così - replica Spalletti - la squadra era un po' cambiata anche a Milano e contro la Lazio ma abbiamo vinto. Brighi, ad esempio, ha fatto una buonissima gara. Poi le sostituzioni le ho fatte perché la squadra mi sembrava stanca, giocare ogni tre giorni ti toglie sempre qualcosa. Giuly? Ha sentito un adduttore indurito ma il cambio lo avrei fatto ugualmente. È più facile per certi versi - prosegue il tecnico - affrontare il Milan che una squadra come quella di Cagni o la Lazio. I rossoneri ti lasciano più tempo per risistemarti e questi sono dettagli che possono fare la differenza». Ale. Aus.

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