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«Non siamo in crisi Ci giochiamo l'Europa»

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Vedi l'infortunio di Perrotta che si è fatto male da solo. Una squadra di estro come la nostra è più penalizzata in momenti del genere. Ma bisogna analizzare i fatti con tranquillità e non creare allarmismi». Allora eccola l'analisi serena ma comunque severa del tecnico: «In queste ultime partite c'è stata una lieve involuzione. Servono piccoli accorgimenti. Dovremo lavorare, come sempre, sulla disponibilità di squadra. Sul "sotto palla" come diciamo noi sul campo. Dovremo ritrovare compattezza e sono convinto che riprenderemo il nostro passo». Insomma la Roma cerca l'equilibrio smarrito e quello spirito di sacrificio che ha ormai riposto in un cassetto. «Non siamo in crisi - prosegue Spalletti - la squadra ultimamente non fa vedere quella convinzione e quella tranquillità necessaria per proseguire in quei risultati che ha ottenuto sin qui». Torna alla ribalta la questione modulo. «Cambiarlo? Si può fare ma in realtà sarebbe meglio inserire calciatori con caratteristiche diverse in questo modulo. Non possiamo buttare il lavoro di tre anni e per ora andiamo avanti così. Cicinho? Ci piaceva e lo abbiamo preso. È normale che se si creano troppe aspettative uno può deludere ma secondo me non sta facendo male». Ieri sera il ritiro è stato facoltativo: una scelta difesa ancora da Spalletti. «Si sta meglio a casa che a Trigoria prima di una partita. Ho un gruppo serio di giocatori e continueremo a fare così: a una squadra come questa serve solo tranquillità, il coprifuoco è inutile. Poi in alcuni momenti ci può stare di decidere qualcosa per "dispetto" e per dare un impulso». Quello che serve a tutti i costi stasera. «È vero - chiude Spalletti - il doppio confronto con lo Sporting è come se fosse a eliminazione diretta. Ci giochiamo moltissimo e nella gara di domani (oggi, ndr) abbiamo l'imposizione di vincere perché siamo in casa. Loro sono una squadra offensiva e dovremo stare compatti altrimenti rischiamo brutte figure». Per quelle non c'è più tempo.

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