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Vietato sbagliare

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A renderla tale il ritardo in classifica, che fa attualmente degli azzurri la quarta forza di un girone di qualificazione guidato proprio dagli avversari di oggi e dai francesi (terza è l'Ucraina). E certi nervosismi della vigilia: non solo lo sfogo di Donadoni, veemente lunedì nel prendersela con i giornalisti «enciclopedici della bugia»: radio spogliatoio infatti racconta la profonda amarezza del probabile escluso Pirlo, che al ct avrebbe manifestato tutto il suo disappunto. Fatto sta che Donadoni lima («non è la partita della vita, è una gara importante da giocare con raziocinio»), smussa («io adirato? Non è vero, certo che se i giornalisti ci dessero una mano...E comunque tutto serve, anche uno sfogo»), ma la formazione di fatto obbligata a vincere con la squadra di McLeish non l'annuncia. Ed a chi gli fa presente che in una gara del genere i colpi vincenti di Del Piero e Pirlo potrebbero fare comodo, magari su punizione, lui risponde: «Non posso mettere 11 giocatori per i calci piazzati». Deciderà oggi dopo l'allenamento di rifinitura, spiega il ct che incassa con soddisfazione il recupero di Buffon e Perrotta e liquida una gomitata presa da Cannavaro nell'allenamento di rifinitura come «problemino già smaltito». Considerato che la partitella ha regalato una mischia di casacche impossibili da decrittare in chiave formazione, le ricostruzioni più accreditate vedono Oddo, Cannavaro, Materazzi e Zambrotta a formare il quartetto davanti a Buffon. A centrocampo la coppia muscoli e corsa Gattuso-De Rossi, in avanti, Camoranesi, Perrotta e Di Natale dietro a Toni. Una formazione offensiva ma non votata all'assalto. Perché, chiarisce il ct, «questa è una partita da vincere al 90', non c'è bisogno di attaccare scriteriatamente dall'inizio. Occorre buon senso e raziocinio, pazienza e...». Il suo maestro Sacchi citava anche la fortuna, declinata anatomicamente in dialetto romagnolo: «Ecco appunto, quella cosa lì in bergamasco suona più volgare, ma io in azzurro l'ho avuta poco finora». Nega che l'inventiva sia l'arma decisiva per vincere («noi abbiamo tante qualità, non solo quella: chiaro che il gol arriva sempre per una giocata, ma c'è una coralità da tenere presente»). E nega anche che il campo pesante possa incidere nelle sue scelte: «Domani (oggi, ndr) il tempo dovrebbe migliorare e tra l'altro questo stadio ha un buon drenaggio». Piuttosto al San Nicola chiede un altro miracolo, l'entusiasmo del pubblico barese per gli azzurri campioni del mondo lo ha impressionato. «Stasera dovrebbero replicare, ci servirà soprattutto quando il nostro ritmo scenderà». A quel punto potrebbe fare spazio anche ad uno dei piedi buoni destinati alla panchina: 11 per i calci piazzati no, ma almeno uno potrebbe fare comodo. La partita degli azzurri di stasera è stata inserita come tappa di «Verso Sud», un vero e proprio tour della legalità nell'ambito del programma operativo nazionale «Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia», realizzato dal Ministero dell'Interno e cofinanziato dall'Unione Europea. E per la seconda volta, dopo l'esperienza del 2 settembre scorso nella partita al San Paolo contro la Lituania, la Nazionale avrà un partner istituzionale nel «Pon», cui sarà dedicato uno speciale stand informativo all'interno dell'area dedicata agli sponsor storici della squadra. [email protected]

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